L’ex capo ultras Giordano cercò di essere riassunto come custode del Barbera: Mirri si oppose

La mafia palermitana era dedita a risolvere anche le controversi tra tifoserie. Questo ha portato all’operazione denominata “Resilienza 2” da parte delle forze dell’ordine, che hanno arrestato un uomo, 11 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra i nomi balzati agli onori della cronaca oggi c’è quello di Giovanni “Johnny” Giordano, che ha un passato come capo del gruppo organizzato “Brigate Rosanero” e custode del “Renzo Barbera” durante la gestione di Maurizio Zamparini.

Giordano, così come gran parte degli altri ex dipendenti dell’US Città di Palermo, è rimasto senza lavoro dopo il fallimento della vecchia società, ma subito dopo tentò di essere riassunto da Dario Mirri. Per farlo, secondo quanto trapela dalle indagini, avrebbe parlato con Giuseppe Bellino, facente parte del mandamento Pagliarelli per cosa nostra. Il presidente Mirri, però, rifiutò l’incontro con Bellino e non volle mai incontrare l’uomo d’onore. Bellino, successivamente, cercò di far entrare nella questione una terza persona per cercare di far riottenere il posto a Giordano. L’identità di questa terza persona è al vaglio degli inquirenti. Intanto Giordano non ha ottenuto il posto come custode del Barbera durante l’era Mirri.