L’analisi di Ignazio Arcoleo: «Cinici e concreti. I rosanero hanno una marcia in più»

«Il Palermo continua imperterrito la sua marcia in solitario verso la A. La vittoria di Padova è arrivata al termine di una partita giocata in modo attento,razionale, cinico e concreto. Cinismo e concretezza sono due meravigliose virtù che sono venute a mancare nel primo tempo di Verona e nei minuti finali della partita contro il Benevento, quando Trajkovski e Falletti non hanno sfruttato due chiare occasioni da gol. Questo Palermo, però, ha molto, e tanto di più. Grazie al certosino lavoro del tecnico e dello staff sta acquisendo una preziosa cultura calcistica che facilità l’espressione di gioco incrementando il rendimento individuale dei calciatori. La strategia di Stellone nel preparare le partite tiene in grande considerazione le caratteristiche tecniche, fisiche e tattiche degli avversari e poi sceglie il sistema e gli uomini adatti a sfruttare i punti deboli di chi deve affrontare. Fermo restando che si tratta di piccole variazioni della posizione in campo,quando decide di fare giocare Falletti nei 4 in mediana è perché vuole dare più velocità ed estro in mezzo al campo. L’alternanza di Moreo e Puscas come partner di Nestosrovski va interpretata, invece, nell’utilizzo delle risorse fisiche e tecniche dei due giocatori in funzione della partita che si va ad affrontare. Moreo garantisce intensità di corsa e sostegno a centrocampo nella fase di non possesso, dando la possibilità a Falletti e Trajkovski di spingere in profondità. Mentre Puscas è fortissimo in area di rigore e nella finalizzazione. Piccoli ma intelligenti accorgimenti, che stanno dando frutti copiosi in termini di risultati e classifica. Mi piace anche sottolineare la crescita della squadra sul piano dell’autostima e del carattere vincente del gruppo che si evidenzia nella corretta gestione dei momenti di difficoltà, durante i quali tutti i giocatori collaborano per ribaltare l’andamento della partita. Adesso arriva il Livorno che alzerà davanti al portiere Mazzoni delle vere  e proprie barricate. Il 3-4-1-2 di Breda sfrutta l’esperienza di Dainelli in difesa, di Valiani, Luci e Agazzi as ostegno dell’estro di Diamanti. Canessa e Raicevic in avanti incrociano sul fronte offensivo per fare salire i reparti e colpire in contropiede. Con Falletti e Trajkovski larghi sul fronte offensivo, i terzini in sovrapposizione saranno chiamati ad effettuare i cross per le due punte che dovranno cercare lo scambio stretto e l’uno-due vincente sulla lunetta dell’area di rigore. Attaccando con ordine, razionalità e determinazione questo Palermo può compiere l’allungo in classifica». Questa l’analisi dell’ex tecnico del Palermo, Ignazio Arcoleo, sulla sfida di Sabato contro il Livorno.