“Il Palermo visto dai tifosi”, parla Marco: «Brunori doveva essere più riconoscente. Mercato? Ecco chi terrei»

Torna la rubrica targata “Ilovepalermolcaico.com” per dare voce ai tifosi rosanero che in questa stagione appena conclusa hanno seguito con calore e passione le vicende del Palermo. Protagonista oggi Marco Venturella sostenitore rosanero da tanti anni. Intervenuto ai nostri microfoni, Marco, ha analizzato le criticità dell’ultima stagione, soffermandosi anche sulle parole di Matteo Brunori rilasciate dopo l’eliminazione in semifinale playoff.

Come giudichi le parole di Brunori rilasciate nel post-partita di Venezia?

«Da capitano non puoi rilasciare certe dichiarazioni sulla piazza di Palermo dopo una sconfitta e la delusione dell’eliminazione dai playoff. Anzi avrebbe dovuto essere riconoscente a questi tifosi, che ti hanno sempre sostenuto per tutta la stagione tranne quando hanno fatto togliere le magliette ai giocatori, gesto che personalmente condanno. Ci sono persone che macinano chilometri per seguire il Palermo in trasferta, togliendo tempo anche alle famiglie. Dire: “È difficile giocare in una piazza come il Palermo”, dopo un’eliminazione dai playoff, è come tirarsi la zappa sui piedi. La maglia va amata, quindi se lui non dovesse amarla può tranquillamente andare via».

Come valuti, nel complesso, la stagione del Palermo?

«Una piazza come il Palermo merita molto di più, per cui è stata un’annata fallimentare. Inoltre, a mio avviso, i giocatori sono stati sopravvalutati. Tirando le somme, il problema non era solo Corini. Lui c’ha sicuramente delle responsabilità, così come Rinaudo in quanto, come sottolineato prima, ha ingaggiato giocatori sopravvalutati che si sono rivelati non all’altezza».

Ci sono stati giocatori che ti hanno particolarmente deluso e chi invece, confermeresti ad ogni costo?

«Uno dei giocatori che mi ha deluso di più è Insigne. Quando arrivò doveva farci compiere il salto di qualità, invece non è mai entrato nei meccanismi e negli schemi del Palermo. Per quanto riguarda i giocatori a cui non rinuncerei, parto subito da Desplanches. Poi aggiungo: Segre, Vasic, giovane di prospettiva, Ranocchia, Di Francesco, Di Mariano, il quale ha dimostrato attaccamento e infine Diakitè. Gli altri, invece, non li andrei a trattenere. Ritornando al discorso di prima, se Brunori decidesse di diventare un’icona di questa squadra, come lo sono stati Miccoli, Pastore, Toni e altri giocatori, farebbe bene a metterlo in chiaro e in quel caso a restare. In caso contrario farebbe meglio ad andare via».

Cosa ti aspetti nella prossima sessione di calciomercato?

«Innanzitutto che venga preso un allenatore che conosca bene la Serie B. Successivamente serve una campagna acquisti convincente e mirata, con giocatori giovani e promettenti. Acquistare giocatori svincolati o con 36-37 anni ad oggi non porta a nulla. Secondo me il reparto che necessita più miglioramenti è la difesa, rivelatasi scandalosa».