«Il nostro progetto è a lungo termine. Resteremo in alto, ma adesso serve un bilancio sano». Zhang «Inter, ti porto nel futuro»

L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Steven Zhang, presidente dell’Inter:

«Scudetto? È un grande orgoglio aver raggiunto questo obiettivo, undici anni dopo l’ultimo titolo, interrompendo una striscia di nove scudetti consecutivi della Juventus. Era uno dei nostri sogni quando abbiamo rilevato l’Inter. È una soddisfazione che viene dal profondo del cuore, ringrazio la squadra e lo staff tecnico e societario per essere riusciti a regalare ai nostri tifosi una gioia che spettavano da tanto tempo e aver riportato Milano sul tetto del calcio italiano. Aver donato questa soddisfazione al popolo nerazzurro in un periodo storico così difficile e drammatico ha un valore ulteriore. Siamo consapevoli di quanto impegno e quanti sforzi siano stati necessari per riuscirci. Il duro lavoro ha pagato e oggi sappiamo che nell’Inter ci sono le competenze, le qualità e le capacità per vincere e per continuare a programmare un futuro solido e ricco di soddisfazioni».

«Il Covid ha creato enormi difficoltà. Le principali a livello economico. Per un anno e mezzo gli stadi sono rimasti chiusi con il ricasco negativo per gli introiti da botteghino e da contratti commerciali. Nella stagione 2019-2020 la perdita per i grandi club europei, tra cui l’Inter, è arrivato a due miliardi di euro. Tutti questi fattori ci costringono a rivedere i piani e a guardare verso l’esterno per ottenere nuove risorse. Ci sono state tante voci e speculazioni non vere, ma non potevamo smentirle tutti i giorni. A gennaio l’Inter è stata molto chiara sulle sue necessità: abbiamo valutato le opzioni e scelto quella che meglio si sposava con la nostra strategia finanziaria per il club a medio-lungo termine».

«Sin dal primo momento in cui abbiamo rilevato l’Inter abbiamo pensato che Conte sarebbe stato il tecnico migliore per il nostro progetto. Due anni fa siamo riusciti finalmente a portarlo in nerazzurro. Io ero e resto convinto che Conte sia un tecnico vincente: è la ragione che ci ha portato a investire tanto su di lui e sulla squadra negli ultimi due anni. Già la scorsa estate la pandemia aveva notevolmente colpito i nostri ricavi ma abbiamo continuato con lui, concentrandoci sulla stagione convinti che potessimo vincere. La decisione è stata giusta. Ma ora il conto portato dalla pandemia è tale che non possiamo non rivedere la situazione cercando dei risparmi che riportino a un prossimo equilibrio di bilancio. Dobbiamo necessariamente ridurre i costi e controllare i rischi. Questo ovviamente influenza anche le strategie di calciomercato».

«Inzaghi? Simone ha dimostrato in questi anni di essere un tecnico di valore e di esperienza, ha le qualità per tenere competitivo il nostro club, che è ciò che vogliamo, ma cooperando con noi per far si che l’Inter resti una società solida e senza rischi. Conosce il nostro progetto, lo ha sposato e siamo molto felici di averlo qui sperando di poter vincere insieme». Lukaku? «Non è giusto né elegante eleggere un solo giocatore come uomo immagine di un club. Il calcio è uno sport di 11 giocatori scelti da una rosa molto più ampia e tutti collaborano, lottano e sono importanti per arrivare agli obiettivi. Gli scudetti si vincono insieme e non grazie a un singolo. Ma certamente posso dire che Romelu ha una forte personalità, è un giocatore che gli altri compagni rispettano. Non è solo un grande giocatore, ma un uomo con un grande cuore».