Il Messaggero: “Fere, è rottura con Diakité. Guida: «Ecco come stanno le cose»”

L’edizione odierna de “Il Messaggero” si sofferma sulla Ternana e la rottura con Diakité. Il quotidiano riporta le parole di Guida.

Ternana e Salim Diakite. Una storia finita. Interrotta nel modo più brusco. E’ rottura tra lui e la piazza, dopo le parole del direttore sportivo Stefano Capozucca nel dopopartita di sabato. Il giocatore era in panchina e tutti pensavano fosse stato ceduto. Capozucca ha spiegato: «Non lo abbiamo dato al Palermo, ma si è rifiutato di giocare. Lui vuole andare via». Il Palermo, ora, l’offerta giusta l’ha fatta e l’intesa l’ha trovata. Diakite andrà lì, per quattro anni di contratto. La Ternana, per il francese, ormai è il passato.

Si lascia probabilmente non nel modo migliore, dopo uno scontro frontale e uno sfogo emotivo che gli sono costati la frattura. E va via pure con le critiche dei tifosi, indispettiti parecchio dal fatto che lui non sia sceso in campo. All’antistadio Taddei, alla ripresa degli allenamenti, spicca subito tra i tanti tifosi sugli spalti proprio la sua assenza in campo. C’è chi pensa che lo abbiano venduto, chi ipotizza provvedimenti disciplinari. C’è anche il presidente Nicola Guida, che prima di andare via si intrattiene un attimo con i cronisti e chiarisce alcune cose.

Dice, intanto, che il giocatore non è stato ceduto. O meglio, non ancora: «Diakite è qui. Si sta allenando dentro. In palestra. Non è ancora andato via, ma è questione solo di ore. Stiamo, infatti, definendo proprio la sua cessione. Mi spiace, perché avrei preferito darlo via la prossima estate. Ma si sono create condizioni tali da indurci a farlo ora». Si chiude con il Palermo, ma non a due milioni di euro, precisa Guida: «Magari, fosse quella la cifra. Dobbiamo anche accontentarci di qualcosa di meno. Dell’operazione si occupa il direttore Capozucca. Oggi (ieri, ndr) non c’è perché è fuori, torna domani (oggi, ndr)». Si parla di 1,5 milioni più bonus. Il presidente non nasconde di essere deluso dal comportamento del calciatore, ma resta ancora vago su possibili provvedimenti disciplinari: «Valutiamo il da farsi».