Il Mattino: “Avellino verso il Palermo. Spunta un misterioso quinto positivo, il modulo in pole position è il 4-3-3”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla preparazione dell’Avellino in vista della sfida contro il Palermo.

L’illusione di aver scacciato il Covid dallo spogliatoio biancoverde è durata appena quarantotto ore. Ieri mattina, al quinto ciclo consecutivo di tamponi nasofaringei, è spuntata la quinta positività, la quarta di un calciatore che si è andata a sommare a quelle di Riccardo Maniero, Jacopo Murano, Simone Ciancio e di un componente dello staff tecnico. Stavolta, per motivi di riservatezza invocati direttamente dall’interessato, non è stato ancora comunicato il nome.

L’arcano, destinato a restare tale ancora per qualche ora, non servirà comunque a mitigare l’emergenza da codice rosso scattata in casa Avellino anche alla luce delle contemporanee assenze che si contano per squalifica e infortuni. Alla giornata di stop forzato inflitta dal giudice sportivo per Davide Bove e Luigi Silvestri, si aggiungerà sicuramente il parere negativo per Lorenzo Chiti, difensore prelevato a gennaio dalla Fiorentina ma sempre in infermeria, e Antonino Di Gaudio. Per quest’ultimo, dopo i segnali positivi di inizio settimana, ieri mattina è arrivata l’ennesima diagnosi negativa. La borsite sotto la rotula del ginocchio sinistro che gli crea difficoltà nella corsa e nei movimenti non accenna a sparire e l’ex Carpi non intende affatto ripetere l’errore dello scorso 12 febbraio. Per la sua smania di rientrare in campo e la voglia di Piero Braglia di schierarlo dal primo minuto contro il Monterosi, infatti, Di Gaudio disputò un solo tempo contro i laziali (peraltro in maniera anonima) finendo per beccare un’altra botta sotto la rotula che gli accentuò l’infiammazione. Come ammesso a denti stretti dallo stesso Gautieri in conferenza stampa, l’esterno palermitano resterà fuori dalla lista dei convocati anche mercoledì prossimo quando i biancoverdi andranno a far visita al Taranto mentre si spera di recuperarlo per la partita contro il Messina.

Non certo una bella notizia per l’allenatore partenopeo che ieri mattina si è consolato solo con il rientro in gruppo di Alberto De Francesco, mentre per Oliver Kragl ogni discorso appare rinviato all’immediata vigilia del match. Il tedesco, fermo da martedì scorso per un risentimento al flessore, nell’ultimo allenamento ha svolto solo qualche esercizio ginnico ma quest’oggi proverà a restare in gruppo per l’intera durata della rifinitura con l’obiettivo di convincere Gautieri a dargli fiducia per almeno un tempo. Valutazione che resta aggrappata all’incertezza di un recupero in extremis davvero difficile. Altrettanto improbabile appare inoltre l’arruolamento di Riccardo Maniero al quale l’Asl ha fatto sapere che potrà procedere al tampone di verifica solo domani mattina. In questo caso lo staff sanitario biancoverde ed i delegati al servizio anticovid entreranno in azione già alle prime luci dell’alba. Dovesse Maniero risultare negativo, infatti, medici e dirigenti dovrebbero far scattare a tempo di record la macchina sanitaria per riattivare, dopo accurata visita medica, l’abilitazione alla pratica agonistica.

Un iter abbastanza complicato che, in circostanze normali e con un organico al completo, in casa biancoverde avrebbero certamente evitato persino di tentare. Dovendo far fronte persino ad una esigenza numerica anche la presenza in panchina di Maniero e Kragl potrà venir utile contro il Palermo. Quanto basta per intuire le criticità e le condizioni in cui Gautieri si ritrova a preparare un match che, dovessero spuntare nelle prossime 48 ore altre 4 positività, verrebbe addirittura rinviato d’ufficio. Ipotesi che l’allenatore, dall’alto della sua esperienza e praticità, non ha nemmeno messo in preventivo. Per questa ragione, alla sua quarta gara ufficiale alla guida dei lupi, il successore di Braglia appare intenzionato a proporre per la prima volta il 4-3-3 con Forte tra i pali; Rizzo, Dossena, Scognamiglio e Tito in difesa; Carriero, Aloi e uno tra Mastalli o Matera in mediana; Kanoute, Plescia e Micovschi in attacco. Sul fronte societario, infine, va segnalata la partecipazione del club all’iniziativa dell’associazione “Ucraini Irpini” donando beni di prima necessità destinati alla popolazione ucraina.