Il Mattino: “Avellino, terapia d’urto. Foscarini stringe tempi e denti: «Lavoro per vincere ovunque»”

L’edizione de “Il Mattino” di oggi riporta le parole del tecnico dell’Avellino Claudio Foscarini, intervenuto in conferenza stampa in vista del match odierno contro il Palermo: “Meno sei al termine, non tanto col ricordo nella testa del disastroso 1-3 dell’andata, ma decisi più che mai,magari anche disperatamente, a mettere in campo al Barbera contro il Palermo il fattore C: consapevolezza-certezza-cattiveria, ovviamente agonistica. «In questo momento diventa fondamentale, nonostante siamo un po’ incerottati, stringere i denti – esordisce Foscarini -Segnali importanti sono venuti dal campo sia nelle gare con Perugia ed Entella che in quella, risultato a parte, col Frosinone. E allora dico che dovrà continuare il trend di prestazioni, stando attenti a migliorarle attraverso il gioco, cancellando ingenuità, indecisioni, interpretando al meglio la lettura delle fasi di gioco; abbiamo poco tempo e gare importanti, giochiamo spesso ed anche se il tempo non ci è amico, dovremo calarci e concentrarci al massimo, provando e soprattutto centrando quanto più possibile risultati utili attraverso prestazioni convincenti e vincenti. Questo lo spero vivamente ed a tal riguardo, sono fiducioso». Già, il fattore C: consapevolezza-certezza-cattiveria agonistica. «È importante, direi fondamentale a seconda di come lo interpretiamo – rivela Foscarini – i miglioramenti sono figli di una giusta lettura degli errori degli episodi, dei singoli e di un reparto, delle fasi di gioco,ma anche dell’applicazione che diventa interpretazione di quella cattiveria agonistica di non voler subire. Col Frosinone ad esempio, abbiamo peccato di ingenuità sul primo gol, arrivato quando eravamo tutti schierati e quindi sbagliando la lettura, addormentandoci. Serve lavorare su un modello di gioco ma anche sulla testa dei giocatori per creare i presupposti ad essere più cattivi». Un’idea di gioco che deve stare e sottostare al modulo, soprattutto alla luce dei tanti infortunati. «L’idea di cercare delle variabili l’ho sempre avuta e sin dal primo giorno – rivela Foscarini – e credo che si possa fare qualcosa a riguardo, tant’è che abbiamo provato anche per questa sfida. Devo dire che mi manca il tempo reale; non amo parlare a livello teorico coni miei giocatori, ma creare sul campo per capire meglio e qualcosa in tal senso l’abbiamo preparata in settimana, soprattutto sul centrocampo». Inutile sottolineare l’importanza del match, visto il cammino col freno a mano tirato degli ultimi tempi; servirà quindiun’ottimafasedifensivaeserviràgiocareebenesulleripartenze. «Siamo una squadra che deve salvarsi – è la riflessione farcita di sano realismo da parte del tecnico – e quindi dovremo gestire le situazioni anche col Palermo, una gara che abbiamo preparato in pochi giorni, ma abbiamo anche creato dei presupposti per mettere in campo di certo una buona fase difensiva, ma anche quella della ripartenza per poter attaccare: bisogna penare sempre e comunque a vincere in qualsiasi gara e contro qualsiasi avversario. Non posso chiedere ai ragazzi di disputare una fase di attesa e di difesa, lo facessi, perderemmo inevitabilmente la partita, e allora dico che servirà giocare per vincere: è un dovere e nel contempo una necessità, alla luce di una mentalità che piano piano si sta materializzando». Sì,mail tempo è poco. «Conosco un solo verbo ed una sola parola che su declina in un concetto unico: lavorare e lavoro; sto inculcando tutto a tutti: difensori,centrocampisti, attaccanti ed è per questo che ci stiamo concentrando sulle immagini che sono fondamentali per cercare di simulare le situazioni in campo. È questa l’unica terapia ed anche se il tempo è poco, proveremo a farla diventare intensiva».