Gli spalti pieni, il boato del Barbera: benvenuti in serie D!

Era da tanto che a Palermo non si parlava più di calcio. Era da tanto che non si vedevano gli spalti dello stadio colorati di rosa e nero. Era da tanto che non si sentiva il boato del Barbera. Era da tanto che negli occhi dei tifosi non si leggeva l’entusiasmo tipico di ogni inizio campionato. Il Palermo adesso è in serie D, ma i 16735 hanno dimostrato che la voglia di tifare e fare festa va di là di ogni categoria, battendo addirittura il record di spettatori all’esordio in D registrato da Bari e Parma.

Palermo-San Tommaso è stata un successo sotto ogni punto di vista. I cori provenienti dagli spalti hanno accompagnato i rosanero per tutta la durata della partita. Gli applausi scroscianti, persino in occasione della rete degli irpini, hanno scandito accolto con giubilo ogni gol. Una cornice perfetta, per un esordio casalingo perfetto se si pensa al risultato favorevole al Palermo.

Un 3-2 maturato grazie alla doppietta di Ricciardo ed al gol di Kraja nel corso di un primo tempo a tinte rosanero. Una prima frazione di gara dove si sono notate complessivamente delle migliorie rispetto alla prima uscita a Marsala, segno che questa squadra è continuamente in crescita. Buon giro palla, Ricciardo si è fatto perdonare dopo il rigore sbagliato la scorsa settimana, il centrocampo si è confermato ancora una volta superiore alla categoria, Felici e Santana hanno deliziato il pubblico di casa con le loro grandi doti tecniche messe in ombra dalle condizioni del terreno di gioco di Marsala. Nella ripresa il calo fisico del Palermo ha fatto assistere ad un match più equilibrato, anche se al di là dei due gol messi a segno dal San Tommaso, uno dei quali su autorete di Accardi, il numero delle occasioni pende sempre a favore della squadra di casa.

Insomma, gli uomini di Pergolizzi non avranno ancora i 90 minuti sulle gambe, ma hanno dimostrato che quelle stesse gambe tutto fanno fuorché tremare davanti allo spettacolo del Renzo Barbera. Anzi, tutto il contrario.