Giornale di Sicilia: “Zamparini si piega, Posavec all’Hajduk: «Si, ma solo in prestito»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato la questione relativa alla cessione di Posavec, con il veto inizialmente imposto da Zamparini che stava per far sciogliere l’intesa con Foschi. Ma il patron friulano è tornato sui suoi passi. Ecco quanto si legge:

“E alla fine pure Zamparini s’è dovuto convincere. In un Palermo che aspetta solo la fiammella per saltare in aria, il patron ha preferito fare un passo indietro e far lavorare l’area tecnica. Anzi, quella che vorrebbe far diventare area tecnica della sua società, perché ufficialmente non c’è ancora nulla di formalizzato. Rino Foschi non è ancora il direttore sportivo e Bruno Tedino non è ancora l’allenatore, ma firma e ritorni sembrano essere solo dettagli. Peccato non sia così, perche il tecnico vorrebbe quantomeno la garanzia della presenza di Foschi e il dirigente intende lavorare senza le ingerenze che due anni fa lo hanno costretto a salutare dopo sedici giorni. Lo ha capito anche il patron, che ha dato il via libera alla questione più spinosa di un estate frenetica. Altro che La Gumina, la cessione più pesante del Foschi-ter è quella di Posavec, che alla fine andra all’Hajdulc Spalato, «ma solo in prestito, per farlo giocare con continuità». Una prccisazione non di poco conto, quella di Zamparini: «Il team tecnico ha esaminato la sua situazione e ha deciso di farlo andare a giocare altrove. Non è una decision tecnica, ma psicologica, perche la pressione che può dare la piazza di Palermo non gli fa bene». E dire che il veto posto sulla cessione del portiere croato stava per creare un caso di stato. L’aiuto fondamentale, per Foschi, è arrivato da Curkovic, che di professione fa l’agente di calciatori, non il consulente di presidenti. Infatti ha agito da procuratore, in questo senso, propendendo per la scelta migliore per il suo assistito. A Palermo, dove per due anni di fila ha perso il posto da titolare, dovrebbe fronteggiare un ambiente ostile. In patria, per giunta con una squadra che gioca in Europa League, trovera un clima diverso. […]”.