Giornale di Sicilia: “Palermo, ma il capitano chi è?”

“La nave angora non affondata, ma se dovesse accadere, chi sarebbe il capitano da condannare? Nessuno, probabilmente, perché mai come quest’anno nel Palermo quella fascia ha avuto così tanti padroni. Forse troppi, per rivestire un ruolo cosi significativo. Sette giocatori capitani per caso, addirittura due alla prima stagione in maglia rosanero, tra cui quello che ha avuto per maggior tempo l’onore (e l’onere di capitanare la squadra In campionato. Alessandro Diamanti, undici volte capitano in undici partite da titolare, l’uomo di maggiore esperienza e probabilmente di maggiore qualità all’interno della squadra, ma anche quello che non mette piede In campo dal primo minuto dal 2016. Mai titolare nelle otto partite del nuovo anno e di conseguenza mal capitano, con una fascia che ha fatto il guro della squadra senza mai trovare padrone, e dire che in estate il capitano era stato designato senza grossi problemi: la squadra e Ballardini optarono per Roberto Vitiello, consapevoli però di non aver affidato il ruolo ad un titolare fisso. Il centrale campano però è stato capitano nelle prime due partite di campionato, salvo poi perdere il posto e la fascia con l’avvento di De Zerbi. L’ex tecnico del Foggia preferì Diamanti e la sua decisione divenne ancor più evi- dente in occasione di Palermo-Torino, quando per la prima volta Vitiello giocò da titolare dopo l’addio di Ballardini e la fascia rimase sul braccio di Alino. Non è servito molto tempo prima che venisse accantonato anche Diamanti, però, motivo per cui la questione del vice-capitano e tornata nuovamente In auge nei mesi scorsi. La scelta caduta sullo stesso nome fatto in estate, quello di Andrea Rispoli, che finora è stato capitano in quattro partite, tre delle quali nelle ultime cinque sfide di campionato. È Iui dunque il capitano di Lopez? Assolutamente no, perché quando il tecnico uruguaiano ha avuto a disposizione Gonzalez ha scelto il costaricano per indossare la fascia. Lo stesso Gonzalez il cui contratto scade a giugno 2018 (e fin qui nulla di strano, Vitiello in scadenza al termine della stagione) e che in estate ha chiesto di andare via per giocare in una piazza più ambiziosa. Prima di Lopez, però, ci aveva pensato Corini a dare i galloni da capitano al centrale, nella sua ultima partita da allenatore del Palermo in casa contro I’Inter. E Corini è stato anche il tecnico ad aver cambiato più volte il destinatario della fascia: ben cinque capitani in sette partite, con Morganella e Andelkovic ad aggiungersi ai già citati Vitiello, Diamanti e, appunto, Gonzalez. Lo svizzero stato tra i papabili in estate, ma lui stesso volle fare un passo indietro avendo in piedi una situazione di mercato ancora tutta da decifrare. Lo sloveno, invece, con quella attuale conta una militanza di cinque stagioni in maglia rosanero. Più di ogni altro compagno. In mezzo a questi nomi, è toccato anche a Gazzi indossare per una volta la fascia, in concomitanza delle assenze di Rispoli, Diamanti e Vitiello nella partita col MiIan. Un miscuglio di nomi dal quale emerge solo una verità: il Palermo degli scorsi anni, anche nei periodi più bui, ha sempre avuto un capitano di carisma a cui appigliarsi. Senza scomodare Corini e Miccoli, l’esempio di Sorrentino nella passata stagione non può passare inosservato, in una situazione di classi- fica più o meno simile a quella attuale. Una figura del genere, oggi, non c’é. E il Palermo continua a far girare quella fascia, senza aver trovato ancora un capitano”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.