Giornale di Sicilia: “Nestorovski il migliore, Posavec sicuro. Andelkovic e Cionek, quanta sofferenza – le pagelle di Atalanta-Palermo”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha stilato le pagelle del match vinto ieri dal Palermo contro l’Atalanta. Di seguito le valutazioni dei rosanero:

Il Migliore Nestorovski 7. Fa il bis con un gol quasi allo scadere che cambia il corso della partita e forse anche del campionato rosanero. Un gol preziosissimo al termine di una partita in cui si era visto poco. Sfrutta la sua unica occasione in area dell’Atalanta regalando tre punti ai rosa.

Posavec 6,5. Pronto nel primo tempo su un paio di conclusioni rasoterra dell’Atalanta. Graziato da D’Alessandro all’inizio della ripresa. Bravo ad alzare in angolo una conclusione di Gomez deviata e a deviare in angolo una conclusione di testa dello stesso «Papu». La sua migliore partita in maglia rosanero.

Cionek 5,5. Per il brasiliano con passaporto polacco debutto stagionale da titolare. Si impegna con alterni successi nella marcatura di Gomez. Sbaglia qualcosa in fase di appoggio ma tiene il campo dignitosamente. Nella passata stagione ha fatto vedere di poter dare di più.

Henrique 6. Gioca più arretrato, praticamente nella posizione di Gazzi e si fa apprezzare anche in fase di contenimento. Prova a tenere palla, ad abbassare il ritmo e si sacrifica sugli inserimenti centrali di Freuler- Non sta benissimo e all’inizio della ripresa lascia il campo.

Hiljemark 5,5. Schierato inizialmente più avanzato a sinistra, fallisce un gol a porta vuota dopo il palo di Rispoli. Si sacrifica in copertura, tanto che definirlo trequartista è difficile. Prova a ripartire con un pizzico di intraprendenza in più ma con risultati assolutamente modesti. Nella ripresa va fuori.

Rispoli 6. Nonostante non sia al meglio fisicamente va in campo e onora la maglia. Va vicino al gol colpendo un palo in contropiede. Il «Papu» Gomez è un cliente molto scomodo e Rispoli deve badare anzitutto a presidiare la sua zona del campo.

Andelkovic 5. Solite difficoltà nel controllo della palla per il difensore sloveno, a cui ieri sera De Zerbi ha dato comunque fiducia. Sbaglia subito un paio di facili appoggi. E all’inizio della ripresa «buca» clamorosamente il cross di Pinilla che D’Alessandro calcia alto da pochi passi.

Chochev 5,5. Si rivede il bulgaro che approfitta del turno di sosta concesso a Gazzi. Anche lui in una posizione diversa, mediano a destra. Recupera qualche pallone in mezzo al campo ma la sua prestazione è abbastanza indecifrabile, in quanto assolutamente priva di iniziativa.

Jajalo 6. Va in campo al 15′ della ripresa al posto di Bruno Henrique. Quando la pressione dell’Atalanta comincia a diventare «asfissiante». E in una partita in cui c’è essenzialmente da contenere il bosniaco sa farsi rispettare lottando su ogni palla. Calcio il corner da cui nasce il gol.

Goldaniga 6. Governa la difesa in posizione centrale. Si batte bene contro un avversario forte fisicamente come Pinilla che sembra ancora carico di energie. Si arrangia con tutti i mezzi evitando di commettere falli al limite della propria area di rigore. Nella ripresa sfiora il palo di testa.

Aleesami 6. Deve vedersela col «peperino» D’Alessandro ed assume un atteggiamento piuttosto prudente. E la mancanza della sua spinta a sinistra si avverte perché sulla zona sinistra del campo i rosa non si rendono mai pericolosi. Quando entra Kurtic tenta un paio di sgroppate.

Diamanti 6. Torna da ex a Bergamo con tanta voglia di farsi rimpiangere. Gioca da trequartista ma per vedere la palla deve arretrare spesso. Offre a Rispoli una buona palla. Deve ancora trovare la sua giusta posizione in campo, per ora punta tutto sull’intuito e sull’esperienza.

Gazzi 6. De Zerbi lo manda in campo quando il Palermo si chiude troppo e l’Atatanta ha il completo controllo del centrocampo. Per lui è la duecentesima partita in serie A Contribuisce con la sua esperienza a limitare la pressione della squadra di casa. (Balogh sv)

De Zerbi 6. Accetta la situazione e mette da parte l’idea del bel calcio offensivo per adeguarsi all’organico a disposizione. E questa è una prova almeno di maturità. Giuste tutti i suoi cambi, nella ripresa ha tirato fuori i rosa più affaticati smorzando cosi la pressione dell’Atalanta”.