Gds: “Palermo. Nuovo raid al Cus, due malviventi portano via la grondaia”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un nuovo raid vandalico al cus di Palermo.

Gli impianti del Cus nel mirino di atti vandalici e furti. L’ultimo episodio di una lunga scia, che prosegue ormai da mesi, si è registrato nella notte tra lunedì e ieri. Due uomini si sono introdotti nel Centro universitario sportivo di via Altofonte e hanno prima danneggiato e poi portato via un grosso e pesante strato di grondaia del palazzetto. Subito è scattata la denuncia e le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso i due malviventi con i cappucci delle felpe a ricoprire i loro volti che, noncuranti dell’ampia rete di sicurezza, intorno alle 2 trasportavano fuori dalla recinzione la grondaia. E se due notti fa si è arrivati al furto di una grondaia, negli ultimi mesi gli atti di delinquenza hanno sempre riguardato furti di oggetti di poco valore: da generi alimentari del bar, ombrelloni, gazebo, materiale tecnico a bordopista (ostacoli e coni), pesi dell’area fitness. Fino a una bicicletta di un dirigente del Cus, vecchia di un decennio e dal valore puramente affettivo.

A questi furti si aggiungono anche altri episodi al limite tra la goliardia e il vandalismo come è successo, ad esempio, quando alcuni soggetti si sono introdotti per fare un bagno nella piscina del Cus nel momento in cui l’impianto era chiuso. Insomma, questa escalation di episodi non fa tanto pensare al Cus come a una gallina dalle uova d’oro, nella quale trovare oggetti di valore. Sembra quasi, infatti, che verso i locali del Cus ci sia una forma di accanimento. Un pensiero che si muove nella testa del presidente del Cus Giovanni Randisi, il quale ha commentato in modo amaro: «Questi episodi sono frutto di una cultura delinquenziale diffusa nella nostra città. Ciò che viene sottratto, infatti, non ha un valore tale da giustificare questi continui furti. Ci chiediamo se ciò che viene portato avanti dal Cus, in termini di promozione della sana attività sportiva tra cittadini di ogni età, dei valori di legalità ed onestà, non dia fastidio a qualcuno. È molto triste – prosegue il presidente Randisi – che una realtà quale il Cus, generalmente riconosciuta come un’eccellenza in città sia dal punto di vista sportivo, sia gestionale, sia vittima di questo accanimento».