Gds: “Palermo. Giorni di fuoco: e l’allarme continua”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza caldo a Palermo.

Fascia di preallerta e allarme da terzo livello, il più potenzialmente pericoloso per la salute. La città rientra nel bollettino meteo che da ancora pensiero per qualche giorno alla Protezione civile. «Ondata di calore con condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi. Adottare interventi di prevenzione per la popolazione a rischio». Era abbastanza previsto che si sarebbe trattato di un’altra estate calda, dominata dalle bizze degli anticicloni: quello delle Azzorre, un tempo considerato il vero «regista» delle estati mediterranee mitigate dalle brezze e quello sub tropicale africano che le fa diventare sempre più roventi e che da tempo vince lo
scontro.

Lo scorso anno si chiamava Lucifero, poi è arrivato Annibale e adesso stiamo facendo i conti con Caronte.

Riferimenti allegorici a parte, l’inferno è tangibile se solo si apre una finestra o si è costretti a uscire di casa. E non c’è comunque modo di difendersi da 40, 45 gradi annunciati almeno fino al prossimo martedì 5 luglio e dalla certezza che non ci sarà scampo: niente nuvole o pioggia, bisognerà attendere che cambi il vento. O che ne arrivi uno a rinfrescare persone e… cose. Ma il caldo ha pure il rovescio della medaglia ed è la consuetudine di appiccare roghi tra le campagne e la città con la complicità del sole che scotta e del vento di scirocco quando tira.

La mano dei piromani firma la maggior parte degli incendi che da giorni, come un film che si fa ripartire dall’inizio all’infinito e racconta sempre la stessa storia. Anni fa con le fiamme a vista sulle case dell’Addaura, poi ancora lo scorso anno e adesso.

Ieri mattina il fumo sprigionato dalle sterpaglie lungo lo spartitraffico di viale Regione Siciliana, all’altezza di via Pitrè ha causato seri problemi alla circolazione. Dai primi dati forniti dalla Protezione civile regionale emerge che l’estensione complessiva delle superfici percorse da fiamme è inferiore rispetto a quella registrata lo scorso anno nello stesso periodo.