Gds: “Palermo. Città devastata: ecco la conta dei danni”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui danni causati dal forte vento delle scorse ore a Palermo.

Alberi caduti, rami in tutta la città, persino una palazzina crollata che per delle ore ha fatto stare in ansia un intero quartiere. Il vento che ha spazzato via città e provincia ha rischiato di provocare non solo danni, ma anche delle tragedie. E i numeri parlano chiaro. Oltre 80 interventi dei vigili del fuoco, che hanno lavorato ininterrottamente per 24 ore, per alberi, tettoie, lamiere, pensiline strappate via dal vento, a metà pomeriggio erano già arrivati a 130. Dramma sfiorata per il crollo di una palazzina fatiscente in via Leonardo Ximenes, nel rione Borgo Vecchio.

Secondo i rilievi, il pavimento del primo piano sarebbe crollato travolgendo un magazzino. I vigili del fuoco hanno subito cominciato a scavare per verificare se vi fossero persone. Hanno scavato per ore e solo a tarda notte hanno accertato che sotto i calcinacci non c’era, per fortuna, nessuno, così come non ci sono feriti. «Poteva essere una strage se in cucina si fosse ritrovata a cenare la famiglia al momento del crollo. Le rovine del palazzo di fronte hanno infatti abbattuto la parete invadendo il vano cucina.

Pur essendo una competenza del Comune, ho dato disposizione alla Protezione civile regionale di intervenire per liberare l’appartamento dalle macerie e procedere alla rimozione dell’ulteriore parte pericolante dell’edificio prospiciente», ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, a margine del sopralluogo effettuato. Il tendone del palazzetto PalaWinning, in via Lanza di Scalea, dove gioca e si allena la squadra femminile di volley che milita in B2 è andato distrutto. Tantissimi gli alberi e le palme finiti in strada. In via Montepellegrino, all’altezza di via Loria, un tronco ha sfiorato più passanti. Lo stesso è accaduto al Foro Italico, in via Messina Marine (dove è stata distrutta anche l’impalcatura di un palazzo), in via Oreto. Alberi spezzati dal vento anche in via Crispi, accanto al carcere dell’Ucciardone e in molte altre zone.