Gds: “Bombardamenti anche ai confini Ue”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui bombardamenti ai confini dell’Unione Europea.

La guerra di Putin avanza verso l’Ue. Mentre il fronte orientale alle porte del Donbass è stretto in un assedio sempre più feroce, con Mariupol «completamente circondata» e il sindaco di Melitopol sequestrato da agenti di Mosca, le forze russe hanno esteso i raid all’ovest dell’Ucraina, colpendo l’aeroporto di Lutsk e Ivano-Frankivsk con missili e cannonate. Bombardamenti che hanno preso di mira due centri a circa 150 km a nord e sud di Leopoli, vicino al confine polacco, ritenuta finora relativamente sicura, tanto da accogliere le ambasciate occidentali rimaste. Anche verso Kiev, dopo giorni di apparente rallentamento, si segnala un’avanzata del maxi-convoglio militare degli invasori, che sarebbe stato “disperso” e redistribuito per tentare un accerchiamento della capitale da più fronti, con una manovra a tenaglia.

E dopo un incontro di cinque ore tra Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, l’intelligence militare ucraina ha diffuso anche l’allerta su un’imminente invasione anche delle forze di Minsk. Un allarme che al momento non trova conferme neanche dal Pentagono. Dopo i negoziati conclusi in un nulla di fatto, l’offensiva ha fatto segnare nelle ultime ore un’accelerazione, con l’apertura di nuovi fronti. Un ulteriore segnale che, nelle intenzioni del Cremlino, la guerra dovrebbe durare ancora a lungo. Tanto che anche Mosca, dopo le brigate internazionali annunciate dall’Ucraina.