Gds: “Ascoli-Palermo, una festa senza gioia. Con Chimenti scompare un pezzo di storia rosanero”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara vinta dal Palermo contro l’Ascoli, ma soprattutto sulla festa senza gioia per via della notizia della scomparsa di Vito Chimenti, un pezzo di storia del club rosanero.

C’erano tanti motivi per festeggiare dopo la vittoria ad Ascoli.  L’ottavo risultato utile di fila, l’aggancio – finalmente – alla zona playoff, la doppietta di Bronci con l’altro aggancio a Cheddira in testa alla classifica dei cannonieri, la prestazione da squadra vera e i rinforzi presi da Rinaudo subito sul pezzo. Ma mezzora dopo la fine della partita, quando ancora il Palermo era ancora sotto la doccia, è arrivata la notizia della morte di Vita Chimenti. E la festa s’è spenta subito.

Se ne è andato a 69 anni, in campo, come forse ogni ex giocatore vorrebbe fare. Se l’è portato via un malore improvviso prima di una partita del Pomarico. squadra di Eccellenza della Basilicata per la quale lavorava. Con Chimenti scompare un pezzo di storia del Palermo, perché l’uomo che ha inventato la “bicicletta” è stato l’idolo di generazioni di tifosi rosanero. Era un altro calcio e anche un altro Palermo che si dibatteva ogni anno fra mille problemi e che non andava mai In A. Di Chimenti resterà per sempre quella «bicicletta», ma anche l’amore per il Palermo. Un legame forte e viscerale, che s’era cementato ancora di più dopo la rinascita.