Gazzetta dello Sport: “Palermo, se c’è il Chievo i tre punti sono assicurati”

“L’imperativo è vincere. Per cancellare lo zero dalla casella dei punti fatti in casa, per interrompere la striscia di 8 sconfitte consecutive, per ridare speranza ai tifosi e capitalizzare l’entusiasmo riportato da Corini (ieri sommerso dall’abbraccio di 500 tifosi accorsi per lui al Palermo store). Vincere per risalire, per mettersi alle spalle il periodo più nero della storia del Palermo in A, per invertire la rotta. L’occasione sembra propizia, gli avversari non sono insuperabili. Corini, che potrà contare su un folto pubblico sui rientranti Diamanti e Goldaniga, ha una gran voglia di ribaltare il campionato del Palermo. In più la recente tradizione contro il Chievo è positiva e in un momento così difficile, anche la cabala può avere la sua importanza. Contro i clivensi, negli ultimi anni sono arrivate vittorie sofferte, ma anche dense di significato. Difficilmente al Barbera i tifosi si sono annoiati o hanno assistito a gare banali col Chievo k.o. 4­1 nel 2012. GILARDINO L’anno scorso la partita fu decisa da Gilardino. Vinse il Palermo per 1­0. Ma furono soprattutto la vigilia e il giorno dopo il match a catalizzare l’attenzione degli sportivi. Già, perché era risaputo che se il Palermo non avesse vinto, Zamparini avrebbe cacciato Iachini, nonostante gli 11 punti raccolti in 11 giornate. I rapporti tra allenatore e presidente erano già al minimo storico e la sensazione diffusa era che Zamparini aspettasse solo il pretesto giusto per cambiare guida. La vittoria sul Chievo, e soprattutto l’abbraccio al gol di Gilardino da parte di tutta la squadra al proprio allenatore (messaggio chiaro rivolto al presidente), sembravano aver allontanato lo spettro di un esonero, ma le cose andarono diversamente. L’indomani, mentre sui giornali campeggiavano titoli del tipo “Gilardino salva Iachini”, Zamparini annunciava la sostituzione: via Iachini, ecco Ballardini. Sarebbe stato il primo cambio di una stagione travagliata. Corini non corre certo questo rischio: spera solo che il Palermo tiri fuori una prestazione simile a quella che lo scorso novembre permise ai rosanero di battere i veneti. RIGONI Anche l’anno prima il match contro il Chievo finì 1­0 per il Palermo. La rete decisiva di Luca Rigoni, a 10’ dalla fine. E anche quella vittoria rappresentò una svolta per il Palermo, ma in positivo. Intanto fu il primo gol di Rigoni in rosanero, dopo un’avvio di stagione difficoltoso. Il primo di una lunga serie, visto che Rigoni a fine stagione avrebbe timbrato il cartellino 9 volte. Fu la vittoria che diede il là al Palermo più brillante degli ultimi anni, con Vazquez, Dybala e Belotti prima alternativa, un Palermo in grado di battere il Milan a S. Siro (la settimana seguente) di vincere col Napoli e all’Olimpico con la Roma, timbrando la salvezza con largo anticipo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.