Gazzetta dello Sport: “Palermo, rimessa in vita la Cremonese”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che ha pareggiato in casa della Cremonese.

Pareggia il Palermo e… vince la Cremonese. Alla fine di una partita bellissima è arrivato un punto a testa dal peso specifico ben differente. Quello di Stroppa ne vale 3, come i significati: la sua squadra ha una qualità eccelsa, ha ricavato una corposa dose di autostima e si è tenuta dietro una rivale che aveva la vittoria in tasca. Per questo il punto che Corini s’è messo nel trolley è il minimo sindacale, ai suoi è mancata una qualità dei vincenti: saper chiudere le partite. Le belve, davanti al sangue del rivale ferito, lo sbranano. Il Palermo invece ha aiutato la Cremonese a medicarsi. E l’ha rimessa in vita.

La chiave Dopo 15’ la Cremonese è rimasta in dieci, il Palermo ha segnato due gol alla miglior difesa della B rientrando festante negli spogliatoi per l’intervallo; quando è uscito sembrava avesse ancora lo champagne in mano, tanto da essere raggiunto subito. L’episodio chiave è arrivato dopo un avvio frizzante, quando Segre di testa dal secondo palo ha colpito verso la porta vuota per l’uscita precipitosa di Jungdal: la palla ha colpito un braccio di Sernicola, in fase di recupero, negando il gol. Massa se n’è accorto andando al monitor e concedendo il rigore che Brunori ha trasformato (e sono 10), rimediando alla svista: bravo, non come per i gialli, gestiti con poca uniformità.

Stroppa e Corini non si sono risparmiati, hanno cercato di vincerla mettendo attaccanti e trequartisti mantenendo comunque equilibrio, forse solo negli ultimi istanti si sono preoccupati. Comprensibilmente. Ma è stata uno spettacolo lo stesso: nessuno – malgrado tutto – merita l’insufficienza.