Gazzetta dello Sport: “Mondiale XL, svolta Infantino: 48 squadre dal 2026 e novità playoff”

“Trentadue? Di più. Quaranta? Ancora di più. Quarantotto? Risposta esatta. Il numero magico. Il numero di probabili finaliste dal Mondiale 2026, anche se poi alla fase a gruppi sarebbero sempre 32. Si tratta ancora di una proposta, ma non c’è dubbio che il torneo più bello del mondo cambierà dimensione, diventando extra large, anche se tra 10 anni. Se poi è lo stesso presidente della Fifa a lanciare la nuova formula, ci sono buone possibilità che la cosa si avveri. Sebbene il percorso dell’approvazione, immaginiamo, non sarà agevolissimo. CONSIGLIO FIFA Se ne parlerà già la settimana prossima a Zurigo, al Consiglio Fifa, con l’obiettivo di arrivare alla decisione entro il 2017. Tempi non lunghi e idea interessante, che coinvolge più nazionali e allarga lo spettro di potenziali partecipanti. «Un evento sociale», l’ha definito Gianni Infantino, più di quanto non lo fosse già. Aspettando di conoscere in dettaglio la struttura del torneo, però, un primo effetto potrebbe essere quello — paradossale — di rendere più difficile la qualificazione per le grandi. DALLA COLOMBIA Di Mondiale XL Infantino parla da tempo. Durante la campagna elettorale aveva ipotizzato un torneo a 40: tecnicamente non facilissimo da realizzare, perché le finaliste sarebbero state divise in gruppi da 5 (non più da 4), con calendario dilatato, turno di riposo e altre complicazioni. Ieri, parlando all’Università di Bogotà, in Colombia, il numero uno Fifa ha sorpreso tutti: «A 40 squadre i conti non tornano. Si potrebbe invece avere un torneo in cui le 16 migliori delle qualificazioni passano ai gruppi, mentre le altre 16 vengono decise dai playoff. Alla Coppa del Mondo parteciperebbero comunque 48 squadre. In tal modo la platea si allargherebbe, coinvolgendo molti paesi in più». QUALE FORMULA In pratica nel 2026 — candidati forti per l’organizzazione gli Stati Uniti — ci sarebbero due fasi. Al Mondiale si qualificano formalmente in 48, e tutte volano nella sede della fase finale. Di queste, però, soltanto 16 sono sicure di partecipare alla fase a gruppi, quelle che hanno disputato le migliori qualificazioni. Le altre 32 si affrontano in un playoff — chiamiamoli sedicesimi di finale — in gara secca: le 16 vincenti si aggiungono alle 16 già dentro, per comporre 8 gruppi da 4. Proprio come oggi. CONSEGUENZE Una probabile opposizione potrebbe arrivare dalle grandi. Prendiamo l’Europa. Oggi ha 13­14 posti nella fase finale (tra il 41 e il 44% del totale). Domani non potrebbe pretendere lo stesso quantitativo tra le 16 elette: rispettando le proporzioni, le europee sicure potrebbero essere soltanto 7. Però altre 12­ 13 potrebbero essere coinvolte nei playoff: in totale sono di più, ma c’è il rischio di dover tornare a casa dopo soltanto una partita. Mettersi in gioco è sempre bello, ma pericoloso. In ogni caso, siano i coefficienti o i risultati a decidere le gerarchie, non si può pensare — anche per semplici questioni economiche — di impoverire il torneo perdendo troppe grandi (e ricche) storiche. SUPER DIRITTI TV Un altro aspetto da discutere è quello delle spese: oggi ci si organizza da novembre in poi, pensando di restare in finale almeno un paio di settimane, bloccando hotel e campi. Domani tutto lo sforzo organizzativo potrebbe esaurirsi in pochi giorni. Ostacoli superabili considerando che la Fifa incasserebbe cifre enormi dai diritti tv (80 partite invece di 64; più paesi direttamente interessati, in pratica uno su cinque). E le entrate sarebbero distribuite tra le federazioni, come sta già accadendo in percentuali più alte da quando Infantino è presidente (come da promessa elettorale). GIGANTISMO Al primo Mondiale in Uruguay, nel 1930, parteciparono 13 nazionali. Da Italia 1934 ad Argentina 1978 le finaliste sono state 16 (in realtà 15 nel 1938). Quindi quattro edizioni (da Spagna 82 a Usa 94) con la formula a 24 e i ripescaggi. Da Francia 98 siamo a 32. Un nuovo allargamento, teme qualcuno, potrebbe abbassare il livello della competizione (stesso discorso fatto per l’Europeo a 24, che però sarà confermato e tutto sommato è stato spettacolare, anche se andrà migliorato il sistema per recuperare le 4 migliori terze). Non è comunque detto che sarà peggio: dipende da chi passerà anche via playoff, e poi il Mondiale riguarda… tutto il mondo. O vogliamo fare anche una Superlega di nazionali?”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.