Gazzetta dello Sport: “L’esordio con il Belgio preoccupa gli azzurri. Già pronta la task force, otto poliziotti italiani chiesti in supporto dai francesi, ma il numero crescerà”

“Otto angeli custodi, sei «operativi» al seguito della squadra, due «ufficiali di collegamento» fissi a Parigi a coordinare informazioni e ordini. Scelti tra gli esperti di manifestazioni sportive e rapporti con le tifoserie. Sono i poliziotti italiani richiesti dalle autorità francesi per supportare tutta l’attività di sicurezza intorno alla nostra Nazionale prima e durante l’Europeo: in sostanza, prima del torneo dovranno pianificare con i colleghi transalpini tutti gli spostamenti della delegazione azzurra, poi vigilare che tutto fili liscio, per squadra, familiari e tifosi italiani. Un numero che con ogni probabilità verrà rivisto al rialzo dopo gli attentati di Bruxelles. SI ALZA L’ASTICELLA Il livello di allerta era già altissimo. Cinque giorni fa l’Europol aveva girato all’Uefa le informazioni poco rassicuranti raccolte tra le varie intelligence nazionali sul rischio di azioni di matrice terroristica in occasione degli Europei di calcio. E, del resto, il ministero dell’Interno francese aveva già dato disponibilità a mettere in campo gli agenti speciali, le famose teste di cuoio del Gign, il Gruppo d’intervento della Gendarmeria nazionale. Gli attentati di ieri alzano ulteriormente l’asticella. Come minimo, sarà un Europeo blindato. Per tutte le partecipanti. Ma l’Italia, suo malgrado, merita un’attenzione particolare. La nostra Nazionale, infatti, esordirà il 13 giugno, a Lione, contro il Belgio, insieme alla Francia il Paese più nel mirino dei terroristi islamici. Impossibile prevedere oggi nei dettagli il piano di sicurezza che sarà approntato per la partita, basti dire però che se fosse stata in programma oggi o domani, molto probabilmente la sfida sarebbe stata annullata o almeno disputata a porte chiuse. SIAMO PRONTI È opinione comune in Europa che il nostro apparato di intelligence sia all’avanguardia. Un esempio è il piano di sicurezza messo in campo per il quadrangolare Under 19 per l’accesso all’Europeo di categoria, in programma a Padova, Vicenza e Caldogno da venerdì a mercoledì, che vede coinvolte le Nazionali di Italia, Svizzera, Israele e Turchia. L’albergo che ospita le squadre sarà presidiato 24 ore su 24, tutti gli spostamenti scortati da uomini della Questura e della Digos, le partite blindate e, nel caso di Israele, allenamenti sorvegliati e bonifiche dell’area con gli artificieri prima di ogni spostamento. Più o meno quello che da mesi il gruppo coordinato dal presidente dell’Osservatorio Alberto Intini e dal suo vice Massimo Passariello fa sulla Nazionale maggiore. Domani a Udine, come fu già a Bologna per la sfida con la Romania, l’Italia affronterà la Spagna in una città blindata. Centinaia di uomini saranno in campo (il numero preciso sarà fissato oggi), tanti per un’amichevole che non prevede tifosi ospiti. Artificieri e unità cinofile «puliranno» l’area della Dacia Arena già da oggi. E a Monaco di Baviera, dove martedì è in programma la sfida con la Germania, suonerà più o meno la stessa musica. Le autorità tedesche hanno assicurato che la nostra Nazionale riceverà lo stesso identico trattamento dei padroni di casa. Anche lì, scorta, bonifiche e controlli a tappeto all’Allianz Arena. Da questo punto di vista, gli azzurri possono dormire sonni tranquilli”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.