Gazzetta dello Sport: “Le magie di Gustavo incantano Messina: «Qui mi trovo bene»”

“Un vuoto incolmabile. Quasi 13 anni senza un vero numero 10. In mezzo la scalata verso il paradiso della A, poi la caduta rovinosa, fino ai Dilettanti. In questo saliscendi, in questa altalena emozionale, era comunque mancato un tassello fondamentale. Un’assenza che giocoforza ha reso indimenticabile l’ultimo prestigiatore di razza visto in riva allo Stretto: Enrico Buonocore. Sinistro fatato, giocate sopraffine, reti indimenticabili. Dopo di lui il vuoto. Fino all’arrivo di Gustavo, momento in cui la maglia numero 10 ha ritrovato la dignità che merita. IL BRASILIANO ha vissuto mezza stagione da incubo, costretto dagli infortuni a restare ai box per mesi. Poi il riscatto, i numeri, i gol d’alta scuola. Sei, che fanno dell’ex Novara il capocannoniere del Messina in condominio con Tavares. Non è un caso, quindi, che a salvezza ormai acquisita adesso il tema più caldo sia quello legato al suo futuro: «A Messina mi trovo benissimo. Al momento, però, penso solo alle ultime partite che rimangono. Ancora non posso dire che cosa succederà». I centimetri (174) non sono il suo punto di forza, eppure Gustavo ha nel colpo di testa una delle armi principali. A Catania se ne sono accorti: «Peccato sia servito a poco, quel gol. Al Massimino abbiamo giocato una gran partita, ma siamo stati beffati da alcuni episodi. Su tutti quello del rigore fischiato a Caetano: l’ho rivisto tante volte, ma non riesco a spiegarmi quella decisione». Domenica a Messina sarà ospite il Catanzaro: «Giocheranno la partita della vita, sarà una sfida difficilissima. Per vincere dovremo essere più cattivi dei nostri avversari. Siamo salvi, ma non appagati. Daremo tutto per chiudere la stagione al meglio»”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”.