Gazzetta dello Sport: “La rabbia di Giulini: «Ma che calcio è?». Potrebbe lasciare”

“La vittoria scacciacrisi non ha portato la serenità che tutti si aspettavano, anzi ha inasprito tensioni e veleni. Il paradosso Cagliari, che battendo il Sassuolo ha portato a 13 punti il margine sulla terzultima: dato per scontato che la quota salvezza è destinata ad abbassarsi visto l’andamento delle ultime tre, ne basterebbero altri 15 per sentirsi al sicuro. Sarebbe quindi il momento di distendere i nervi, raffreddare i contrasti, pensare positivo. E invece… Invece i tifosi contestano la squadra e i leader della squadra contestano l’allenatore che li ha sostituiti. Nonostante la classifica, sotto traccia resta un disagio neppure tanto sottile.

RABBIA GIULINI Il presidente non ha gradito (eufemismo) lo spettacolo dell’altra sera in campo: «Ho visto e sentito di tutto: striscioni contro la squadra, cori offensivi, giocatori che se la prendevano con l’allenatore. Sono rimasto disgustato, ma che calcio è? Non mi rappresenta più». La contestazione del pubblico l’ha colpito: «Ma come, si sta chiudendo un anno da record, abbiamo vinto il campionato di B e ora siamo praticamente salvi, eppure alla gente non va bene?». Lo striscione esposto davanti all’entrata dello stadio («Vergognatevi tutti…nessuno escluso») e il ripetuto lancio di petardi hanno fatto il resto. Quindi? Giulini ha il morale a terra e al momento i pensieri sono i più neri. Non è escluso che possa considerare l’ipotesi di cedere la società.

MULTATI Dopo Joao Pedro, punito per aver criticato la decisione di andare in ritiro prima del Sassuolo, anche Sau e Dessena saranno multati: la cifra deve essere decisa (e non si escludono altri provvedimenti). Inevitabile la reazione del club: il primo si è rifiutato di stringere la mano al tecnico, il secondo ha lanciato la fascia da capitano e preso a calci un tabellone pubblicitario.

RASTELLI COMPRENSIVO Il caso Dessena­-Sau è stato chiuso, ma non si sa quanto tempo durerà la tregua. Dopo la partita, Rastelli era stato abbastanza comprensivo: «Ho giocato a calcio, so che certe situazioni possono capitare. Chi ha la fascia al braccio deve però dare l’esempio, avremo modo di chiarire con serenità. Mi dispiace vedere questo clima che si è creato attorno ai ragazzi e al sottoscritto. Siamo una neopromossa, è assurdo pretendere di più». Intanto, i tifosi sono divisi: stare con o contro il tecnico? La rivoluzione pre ­Sassuolo ha dato un chiaro segnale: fuori Storari, da molti indicato come il principale colpevole del disastroso bilancio della difesa, Ceppitelli e Tachtsidis. Anche per Rastelli, la riflessione è obbligata, lo strappo è da ricucire, lo spogliatoio va ricaricato. «Mi auguro che la vittoria col Sassuolo ci permetta di andare avanti più sereni», l’auspicio di Rastelli che ieri ha guidato la seduta di scarico e oggi dirigerà l’ultimo allenamento dell’anno: il Cagliari si ritrova il 2 gennaio per preparare la trasferta col Milan. Ci sono poi gli obiettivi di mercato. Gli identikit: un difensore veloce da schierare quando gli avversari giocano con attaccanti piccoli, un centrocampista e una punta al posto di Melchiorri, infortunato.

ULTRA’ FERMATO Stefano Cannas, disoccupato di 34 anni, residente a Sestu è stato fermato giovedì notte. È il tifoso che dalla Nord ha lanciato il fortissimo petardo che ha causato il ferimento dell’addetto antincendio che cercava di rimuoverlo. E’ un dipendente di una azienda esterna al Cagliari: sottoposto a intervento chirurgico, rischia la perdita di pollice e indice della mano destra. Il tifoso è stato riconosciuto dalle immagini visionate da Digos e Squadra mobile. Si cercano i complici”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.