Gazzetta dello Sport: “Il pasticciaccio del Palermo diventa un caso politico”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha deciso di riportare le ultime notizie che riguardano la retrocessione a tavolino del Palermo in serie C e il blitz del Consiglio Direttivo della Lega B che ha annullato i playout. Ecco quanto si legge: Il blitz del Consiglio Direttivo della Lega di B non poteva passare inosservato. La decisione di procedere con i playoff senza attendere l’esito del processo d’appello e la scelta di cancellare con un tratto di penna i playout, confermando le retrocessioni maturate sul campo, hanno provocato un mezzo terremoto, che ora potrebbe rimettere parte delle decisioni in discussione. Il presidente federale Gabriele Gravina è stato preso in contropiede. Alla vigilia della sentenza del Tribunale federale che ha condannato il Palermo alla retrocessione in C, aveva concordato con il numero uno della Lega B Mauro Balata di rinviare di un paio di settimane playoff e playout, in modo da disputarli con almeno i due gradi della giustizia federale completati. Riteneva, e ritiene ancora, fosse la scelta migliore. Poi, si è ritrovato sul tavolo la decisione del Consiglio Direttivo della B, ed è rimasto molto perplesso, innanzitutto per le modalità. «È nelle prerogative della Lega B dare seguito alla sentenza che è esecutiva, e proseguire con i playoff, anche se io avrei aspettato la sentenza d’appello – ha sottolineato ieri –. Ma una riflessione più approfondita dobbiamo farla sui playout, perché mi sembra che il Consiglio direttivo della Serie B non abbia competenza in materia». Già, alla Figc risulta che Balata avrebbe dovuto convocare l’assemblea, l‘unico organo deputato a cambiare il regolamento del campionato, che, oltretutto, è stato ratificato dalla Federazione, con dentro i playout. «Questo aspetto – ha specificato Gravina – sarà motivo di approfondimento al prossimo Consiglio federale», che è in programma domani mattina. Il presidente ha messo al lavoro gli avvocati della Federazione, non è escluso che forte del parere dei legali trovi il modo di ripristinare i playout. La decisionedel Direttivo è un blitz firmato di fatto da otto società, quattro delle quali coinvolte in questa storia: Salernitana, ovviamente; poi Perugia, Benevento, Pescara, che entrano o migliorano la propria posizione in griglia playoff. Possibile – si chiedono in Figc – che nessuno abbia ravvisato un potenziale conflitto di interessi in questa faccenda? Tempi sbagliati. Anche Mauro Balata è stato preso in contropiede dalle polemiche. «Stiamo cercando di strutturare un sistema interno di regole che sia più chiaro e di facile applicabilità – ha dichiarato – È chiaro che abbiamo bisogno del contributo della Federazione». Il presidente della B si è detto «afflitto personalmente» dalla retrocessione del Palermo per gli illeciti amministrativi con cui sono stati gonfiati i bilanci e ottenute le iscrizioni ai campionati dal 2015 al 2017. «Fatti molto gravi, ma riguardanti anni antecedenti e che avrebbero dovuto essere gestiti diversamente. Invece ci confrontiamo con una tempistica atipica. Queste regole vanno cambiate, se c’è un sistema di controlli credibile,deve funzionare. Stabiliamo all’inizio della stagione chi ha diritto e possibilità di partecipare. Bisogna fare le cose seriamente».