Gazzetta dello Sport: “«È questo il Palermo che voglio». Bortoluzzi: «Bella reazione». Diamanti: «Non mollo mai». Fulignati: «Noi ci proveremo»”

“Risveglio tardivo. Nel giorno in cui si attendeva la certezza aritmetica della retrocessione in Serie B, arriva un sussulto di orgoglio del Palermo. Una reazione vigorosa alle sei sberle prese con la Lazio, ma anche una risposta dal punto di vista tattico nella partita in cui Bortoluzzi placa il forte vento slavo che solitamente soffia sulla formazione e rilancia Fulignati e Diamanti dall’inizio. Due inserimenti chiave, complice una Fiorentina in giornata negativa, che hanno portato al secondo successo stagionale al Barbera. Verdetto rinviato, quindi, grazie a una gettata di orgoglio che dovrebbe alimentare le ultime quattro giornate di campionato. Fa rabbia aver battuto i viola e sapere che non servirà a nulla. «La partita l’abbiamo preparata così, ho chiesto a ragazzi di applicarsi al massimo per poter migliorare la prestazione di tutti – spiega Bortoluzzi –. Ho visto un’ottima risposta, mi aspettavo questo tipo di atteggiamento dopo la batosta di Roma, dovevamo reagire in un certo modo. Tutto quello che ho chiesto ai giocatori lo hanno fatto. Sapevano di dovere correre tanto fino a quando non ne avevano più e la partita è andata come speravamo, abbiamo giocato una bella gara. Spero che anche i giocatori possano convincersi che da qui alla fine potremmo fare qualche altra buona prestazione. Diamanti? Faccio le scelte rispetto a quello che vedo durante la settimana e il suo atteggiamento mi ha convinto a schierarlo dal primo minuto». ALTRA ALTERNANZA Così come Fulignati preferito nuovamente a Posavec, in questa strana alternanza tra le partite interne ed esterne. «Li metto in competizione durante la settimana e chi mi convince di più e mi dà risposte migliori si prende la maglia di campionato. Fulignati con me imbattuto? Vediamo se col Chievo si meriterà la riconferma». NIENTE POLEMICHE Per Diamanti è stata la domenica delle risposte ai suoi detrattori dentro e fuori dalla società. «Dispiace aver vinto solo ora e non prima. Però sono contento per me, perché nonostante le difficoltà non mollo mai – dice il fantasista –. Potevo avere più chance di giocare? Adesso non serve far polemica. In settimana ho voluto dire la mia perché volevo esternare il mio stato d’animo, c’erano troppe voci che non mi piacevano. Quando qualcuno non parla fa la figura dello scemotto, sono una persona seria, un grande professionista e mi faceva piacere dire quello che pensavo. Adesso pensiamo solo di chiudere al massimo». IN VANTAGGIO Il portiere Fulignati si è tolto lo sfizio di tenere per la seconda volta di fila, tra quelle in cui è stato impiegato, di tenere la porta inviolata. «La parata più difficile? Quella su Babacar perché eravamo a tu per tu. Vincere la concorrenza con Posavec da qui fino alla fine? Io non mi aspetto niente, siamo due ragazzi con un tecnico nuovo che deve anche fare le sue valutazioni per un futuro eventuale. L’importante è dare tutto me stesso quando vengo chiamato in causa per mettere in difficoltà l’allenatore. Contro il Chievo non avremo niente da perdere: andiamo a Verona con la testa libera. Non siamo folli e non diciamo che possiamo salvarci facilmente, in realtà sarebbe un miracolo sportivo. Da qui fino alla fine, proveremo a fare il possibile»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.