Gazzetta dello Sport: “Dal rompicampo di Brescia sbocciò il grande Palermo”

La gara d’andata tra Palermo e Brescia fu una gara completamente diverse rispetto a quella che sarà in scena domani. I rosanero per quella gara erano privi di diversi giocatori perché impiegati con le rispettive nazionali e sui sostituti c’erano diversi dubbi che per fortuna furono cancellati. Il Palermo all’andata aveva anche paura di perdere, ma portò a casa un punto, quello di domani invece punterà al bottino pieno senza paura. Di seguito quanto scrive la “Gazzetta dello Sport”

“Un girone fa al «Rigamonti» finì 0-­0, ma era tutto un altro Palermo. Con tantissime assenze, molte incertezze e un futuro tutto da costruire,tra lo scetticismo dei tifosi e degli addetti ai lavori. Oggi la situazione si è ribaltata. Il Palermo è primo in classifica, sarà privo del solo Rispoli, ed è considerato la favorita principale alla vittoria finale del campionato. Questo significa che domani pomeriggio contro il Brescia i rosanero hanno un solo obiettivo: vincere, conquistare i primi 3 punti del 2018 e mantenere il primato.Qualsiasi altro risultato verrebbe considerato un passo falso.

MODULO Per capire quanto e come è cambiato il Palermo, basta dare un’occhiata alla formazione che Tedino fu costretto a schierare quasi 5 mesi fa e a quella che andrà in campo domani.Intanto, il sistema di gioco: lo scorso 2 settembre l’allenatore dispose la squadra con il 3­4­2­1, domani sarà 3­5­2. La differenza in questo senso la fa soprattutto la posizione di Coronado, che ad inizio stagione veniva impiegato da trequartista –a Brescia giocò accanto ad Embalo, alle spalle di La Gumina – mentre adesso agisce a centrocampo, sulla stessa linea della coppia di mediani. Sulle scelte di Tedino di allora pesarono principalmente le assenze dei nazionali, quasi tutti impegnati in match di qualificazione mondiale.

SENZA 8 TITOLARI Il tecnico dovette depennare dalla lista dei convocati Cionek, Struna e Aleesami tra i difensori, Jajalo e Chochev trai centrocampisti, i due attaccanti macedoni, Trajkovski e Nestorovski, e il portiere titolare Posavec. Il che lo costrinse ad inventarsi una formazione che definire inedita sarebbe eufemistico. Oltre tutto, in panchina andarono solo in 7, compreso Rispoli, ancora lontanissimo da una buona condizione fisica, il terzo portiere Maniero e 3  giovanissimi della Primavera (Santoro, Gallo e Belladonna) chiamati a ingrossare il gruppo dei giocatori disponibili.

TUTTO DIVERSO In porta giocò Pomini e per l’ex Sassuolo si trattò della prima da titolare, dopo due anni abbondanti di panchina. In difesa, spazio ai due polacchi, Dawidowicz e Szyminski, in mezzo al campo l’altro polacco (Murawski) accanto a Gnahoré, con La Gumina ed Embalo all’esordio dal primo minuto. Oggi ci sono poche perplessità sul rendimento che questi ragazzi possono assicurare, ma allora erano più i dubbi che le speranze. Eppure, Pomini si rivelò decisivo e grazie a lui il Palermo uscì imbattuto dalla prima trasferta stagionale. I due polacchi, ben guidati da Bellusci, concessero pochissimo a Caracciolo. L’inedita coppia di centrocampo fece bene la sua parte. E così alla fine Tedino non poté che esprimere tutta la sua soddisfazione per un pareggio che alla vigilia sembrava parente stretto dell’impossibile. Domani, invece, sarà quasi il miglior Palermo: l’infortunato Rispoli verrà sostituito da uno tra Rolando e Fiordilino. L’ex Latina, che a causa di molteplici infortuni finora ha messo assieme appena 3 presenze (compresa la gara d’andata), questa settimana è tornato a lavorare in gruppo, ma manca da oltre 3 mesi”.