L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Amian che avrebbe rifiutato Palermo, per lui un ritorno in patria.

I fatti sono non in fase di definizione ma in fase di studio: perché se è vero che il giocatore ha rifiutato il Palermo (che ha proposto 3,5 milioni allo Spezia), è altrettanto vero che negli ultimi giorni la pista Bologna si era un po’ raffreddata per scarsa convinzione del club e per l’idea di Thiago stesso di non voler forzare l’operazione. Thiago si gode il momento – che dev’essere della risalita -, da oggi riprenderà a preparare i suoi (con un Karlsson in più e Zirkzee che rientrerà a San Siro contro il Milan dopo la squalifica) e intanto congela qualsivoglia voce inerente al proprio futuro.

Ecco, in questo scenario ormai descritto una decina di volte si inserisce appunto Kelvin Amian, cercato appunto da Palermo, Genoa ma anche in patria. E forse è lì che si annida una possibile soluzione del rebus. «Sarebbe un calciatore molto funzionale per il nostro progetto tecnico, ma c’è ancora differenza tra l’offerta e la richiesta dello Spezia. Negoziamo – ha detto l’ad Claudio Fenucci -, penso che prima o poi riusciremo a definire l’operazione, forse nelle ultime ore di mercato».  Amian si è messo muro-contro-muro con lo Spezia per essere trasferito, preferibilmente da Thiago ma anche in patria, visto che il Nantes (come il Montpellier) spinge un bel po’. L’idea di tornare in patria alletta il versatile difensore, così come lo alletta Thiago Motta. Chi la vuole spuntare davvero?