Fantasmi, controfigure e morti viventi: un Palermo così è da film horror

Avete visto il Palermo contro il Sassuolo? Sì e no, dipende dai punti di vista. Sì perché la squadra, in effetti, fisicamente è scesa in campo. Ce ne siamo accorti solamente grazie ai completini rosanero, inconfondibili, e non per merito di chi li indossava. No perché agonisticamente e spiritualmente gli stessi sono rimasti tutti negli spogliatoi, a casa, in albergo, ovunque tranne che nel luogo in cui dovevano trovarsi: sul prato del “Barbera”.

E’ stato uno spettacolo al quale non vorremmo più assistere. E non per via del risultato, perché per fortuna è finita solo 0-1 in favore dei neroverdi, squadra sì ben messa in campo ma non di certo irresistibile. Oddio, se siete amanti dell’horror, forse, potrebbe essere stato di vostro gradimento. Tra zombie e spettri, ce n’è per tutti i gusti. Che fine ha fatto quella squadra che correva a tutto campo, con criterio? E’ scomparsa, è diventata invisibile. Proprio come un fantasma. E di fantasmi in campo ce ne sono stati tanti. Inutile fare nomi, sarebbe ingiusto anche perché chi più chi meno, chi prima chi dopo, sono scomparsi tutti. Chi è rimasto, invece, ha vagato in campo, senza una metà, privo di vitalità, privo di stimoli. Come un morto vivente, a tal punto che anche i produttori di “The Walking Dead” e “Resident Evil” quasi non ci stanno facendo un pensierino.

Uno bruttissima sceneggiatura, interpretata oltretutto male. Gli undici attori protagonisti, infatti, sono stati sostituiti dalle rispettive controfigure. Tutti, nessuno escluso. Dalla difesa all’attacco, da sinistra verso destra, dal primo all’ultimo, dai pilastri ai comprimari. E se anche il regista di questa opera cinematografica scompare dalla sua personale sedia, dalla sua panchina diventando un mostro a tal punto da fare spaventare ogni direttore di gara e da farsi cacciare via, niente…Niente, non c’è più verso.

Questo film non piace a nessuno, neanche ai più forti di cuore, neanche ai più appassionati del genere. Assenze, infortuni, partite concomitanti. Sono soltanto scuse. Questa sera solo fantasmi, controfigure e morti viventi. E al pensiero che di solito gli horror non finiscono nel migliore dei modi…Riscriviamo il copione finché siamo in tempo.