Ex rosa, Mantovani: «Stagione del Palermo simile a quella della scorsa retrocessione. Ecco cosa non è andato…»

L’ex difensore del Palermo, Andrea Mantovani, è stato intervistato ai microfoni di “Mediagol.it” in vista dell’incontro dei rosa contro una delle sue ex squadre, il Chievo: «Il Palermo è stato costruito per ottenere una salvezza tranquilla, ma i continui cambi di allenatore non hanno fatto altro che creare dei problemi e portare instabilità anche nella testa dei giocatori che ne hanno pagato le conseguenze sul campo. Mi aspettavo di più da questo Palermo, credo che diverse squadre che hanno più punti non hanno niente in più. Esonerare Iachini a novembre credo sia stato l’errore dal quale sono scaturiti tutti gli altri. Io lo conosco, è un allenatore che ha tanta esperienza, conosceva il gruppo e l’anno scorso ha ottenuto un’importante salvezza dopo una buona annata. Non c’erano i presupposti per un cambio di allenatore. Poi, è chiaro che il rapporto tra Iachini e Zamparini probabilmente era cambiato ma l’esonero non ha giovato a nessuno. Penso che Iachini abbia una dignità e l’ha dimostrato con le dimissioni. Secondo me il prossimo anno non avrà problemi a trovare altre piazze dove potersi esprimere. Io ho vissuto un buon primo anno a Palermo, abbiamo giocato l’Europa League e abbiamo chiuso la stagione a metà classifica. Poi purtroppo nella stagione successiva, nel periodo di ottobre, ci siamo infortunati sia io che Hernandez: due infortuni gravi, eravamo due giocatori molto importanti e sicuramente la squadra ne ha risentito. Trovo qualche analogia tra quella stagione e quella attuale, entrambe le squadre le considero di livello. Però purtroppo quando l’ambiente non ti mette nelle condizioni di poter lavorare nel miglior modo possibile, anche una squadra come il Palermo può andare in difficoltà. Puntare su Novellino è stata la scelta giusta, non ci sono tanti tecnici che possono affrontare questa situazione con la sua esperienza. Sorrentino è un portiere di livello assoluto e lo ha dimostrato anche quest’anno, facendo guadagnare punti con le sue parate. Se il Palermo lo lascia andare vuol dire che ha già trovato un sostituto all’altezza. Quello con Ballardini è stato un episodio particolare, chi ne paga le conseguenze sono la squadra ed i tifosi. Rigoni avrebbe fatto comodo al Palermo, la sua cessione mi ha stupito. Vazquez può ambire a palcoscenici importanti, ma le ultime partite saranno determinanti poiché bisogna salvare il Palermo. Dybala non mi ha sorpreso, l’ho visto arrivare quando aveva 19 anni ed era determinato a migliorare. Carpi e Frosinone sono squadre che stanno dimostrando di voler a tutti i costi restare in Serie A, seppur senza avere grandi mezzi tecnici ed economici. Gilardino è un giocatore che là davanti può creare spazi anche per i compagni, con la sua esperienza e in un momento così cruciare della stagione diventa determinante. Io personalmente non ne farei mai a meno. Penso che il presidente Zamparini con la passione che ha farà fatica ad allontanarsi».