Escl. Bosi: «Contro l’Inter gara difficile, ma scenderemo in campo per vincere. Mio futuro? Prima le Final Eight, poi…»

Con 55 punti ed un secondo posto in classifica alle spalle della Roma, il Palermo Primavera ha conquistato l’accesso diretto alle Final Eight. I giovani rosanero sfideranno ai quarti di finale l’Inter, match in programma venerdì 27 maggio alle 20.30 allo stadio “Braglia” di Modena. Di questo e tanto altro, abbiamo parlato con mister Giovanni Bosi. Ecco le parole del tecnico in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.

Mister avete fatto un cammino eccezionale in campionato, arrivando secondi ed insidiando il primato della Roma. C’è stata una partita che ha segnato la svolta in questa stagione?

«Sembrava un dramma quando abbiamo perso in casa 6-1 contro l’Empoli, perché quando perdi una gara in quel modo sembra molto strano. La giornata successiva siamo usciti sconfitti dal campo del Frosinone, facendo però una buona gara. Mi ricordo che lì abbiamo visto dei segnali di ripresa che poi si sono concretizzati. Abbiamo fatto tante buone partite, sicuramente quella di Empoli nel girone di ritorno è stata determinante anche dal punto di vista dell’orgoglio. Mi fa piacere che la squadra non si è mai accontentata. Dopo le vittorie eravamo contenti, ma vedevo la squadra già pronta per la gara successiva. Questo è il lavoro che mi rende orgoglioso, i ragazzi sono cresciuti anche dal punto di vista mentale».

Ai quarti di finale incontrerete l’Inter. Al torneo di Viareggio vi siete imposti 3-2 sui nerazzurri, che partita si aspetta?

«L’Inter è la squadra più forte che c’è in Italia. Sarà una partita difficile, contro una formazione di grande qualità e fisicamente fuori dal nostro campionato. Abbiamo grande rispetto dei nerazzurri, ma da quando sono qui sono sempre andato in campo convinto di poter vincere. Abbiamo sempre incontrato compagini forti, sia tecnicamente che mentalmente. Ho talmente fiducia nei miei ragazzi, che penso che tutte la partite vadano giocate per vincere. Poi in un torneo come le Final Eight, dove ci sono le migliori squadre, penso che sia un suicidio scegliere quale sia meglio affrontare. Se vuoi far qualcosa di importante devi batterle tutte».

La finale persa al torneo di Viareggio può darvi uno stimolo in più per fare bene alle Final Eight?

«Il torneo di Viareggio ha confermato quanto di buono stavamo facendo in campionato. La finale è la partita in assoluto in cui i ragazzi si sono resi conto che eravamo lì non per un sogno, come poteva sembrare dall’esterno, ma perché abbiamo buone qualità. Non è un caso che adesso giocheremo le Final Eight».

Secondo lei qualcuno dei suoi ragazzi è pronto per il salto di qualità?

«Ci sono tanti ragazzi interessanti. Devono essere lasciati crescere, devono lavorare. Poi ognuno prenderà la propria strada tra i vari campionati. Tra chi rimarrà qui e chi giocherà nei tornei professionistici, starà a loro cercare di sfruttare le qualità. Io dico spesso ai ragazzi che alla tecnica bisogna abbinare grande determinazione e serietà morale e mentale. Penso che da noi ci siano tanti ragazzi pronti per il calcio professionistico».

C’è qualcuno da cui si aspetta qualcosa in più in questa fase finale?

«Parlo sempre di squadra, quindi mi aspetto che la squadra affronti la gara contro l’Inter come ha fatto per il resto della stagione. Mi piace dire ai ragazzi che le partite non si vincono mai per forza, si vincono se fai le cose bene. Se giochi bene, sono convinto che alla lunga i risultati si vedono. Un’altra cosa che dico sempre, è che una gara non è un trattato di fisica nucleare: devono mettere in campo quello che sanno fare e farlo bene. Poi è chiaro che a volte gli episodi sono determinanti, come si è visto nella finale di Viareggio. Non è detto che ad una buona prestazione segua il risultato. Ma una buona prestazione aiuta i giovani a crescere ed i ragazzi ne hanno bisogno. Un risultato positivo fine a sé stesso non serve a niente nel settore giovanile».

L’anno prossimo la vedremo ancora sulla panchina rosanero?

«Pensiamo a finire bene questa stagione, poi ci sarà tempo. Io sono molto legato a questa squadra, non abbiamo ancora parlato di futuro. Siamo completamente concentrati su queste finali. Poi ci sarà il momento per parlare anche di futuro. Adesso testa solamente alla partita, è una bella occasione per il settore giovanile».

 

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