Corriere della Sera: “Rafaela Pimenta, l’erede di Mino Raiola: «All’inizio mi chiamavano prostituta. Haaland? Sarà il primo calciatore da un miliardo»

L’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” riporta una lunga intervista a Rafaela Pimenta, ribattezzata «la Signora del calciomercato» nonché “erede” di Mino Raiola.

L’agente racconta il percorso che l’ha portata a gestire una scuderia da mezzo miliardo di euro. Brillante avvocata, Pimenta inizia a lavorare negli anni Novanta nell’antitrust del presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso. Un giorno, tramite il suo compagno, conosce il procuratore Mino Raiola: «Vado nel loro ufficio e c’è uno seduto che fuma come un matto e fa mille domande. Litighiamo, passano un paio di mesi e mi richiama: “vuoi lavorare con me?”. C’è stato un momento, durante la malattia di Raiola, in cui ho pensato di smettere – confessa Pimenta -. Ma non era giusto. Non lo era per me, per i nostri assistiti, per le persone che lavoravano con noi, per Mino».

«Ho fatto firmare a mio fratello un foglietto dove accettava di farmi da schiavo per un giorno. Avesse avuto un buon procuratore, non si sarebbe fatto fregare», scherza l’avvocata. Nel corso della sua carriera, Pimenta ha dovuto anche fare i conti con un problema cronico del mondo del calcio: il maschilismo.

«Mi hanno insultata molte volte. In molti pensano che le donne siano inferiori. Una volta in Italia un dirigente mi ha detto: “Ma davvero sei un avvocato? Pensavo fossi una prostituta brasiliana”», racconta la procuratrice. Per questo, aggiunge Pimenta, il suo sogno è di arrivare a una vera parità di genere nel mondo del calcio. Una parità che deve essere «salariale, gestionale e di riconoscimento». E a chi le chiede dettagli sul prezzo di Haaland, il calciatore su cui sono puntati gli occhi di tutto il mondo, Pimenta rivela: «Batterà tutti i record: sarà il primo giocatore a valere un miliardo e il primo campione del metaverso. Il futuro è lì».