Corriere di Verona: “Hellas-Palermo, è sfida totale sul mercato. I dettagli”

L’Hellas muove le pedine sulla scacchiera della difesa. Priorità evidente, quella del Verona, coprirsi nel settore arretrato, che sconta l’infortunio di Matteo Bianchetti e le uscite programmate (ma da definire) di Nicolò Cherubin e Alejandro Gonzalez. Ieri è stato il giorno dell’ufficialità dell’affare Di Carmine – per questioni formali, il trasferimento dell’attaccante dal Perugia è stato completato in prestito con obbligo di riscatto, destinato  a essere esercitato al primo punto raccolto dai gialloblù – ma soprattutto quello in cui Tony D’Amico ha intensificato le operazioni per consegnare a Fabio Grosso i due centrali che sono in cima all’elenco degli obiettivi dell’Hellas. Per uno l’okay è vicino; per il secondo, invece, occorre pazientare, perché c’è da superare la concorrenza del Palermo. Procedendo con ordine: il ds gialloblù lavora per chiudere l’ingaggio di Michele Somma. Tre anni al Brescia, per lui, cresciuto tra le giovanili della Juventus e della Roma, e, poche settimane fa, passato al Bari, che però è fallito, portando allo svincolo dei giocatori, da certificare in questi giorni (e infatti il Verona rimane in attesa del via libera anche per Liam Henderson e Jure Balkovec). Un acquisto a zero euro, Somma, per l’Hellas. D’Amico è ai dettagli per il difensore, che ha caratteristiche di eclettismo che gli permettono di agire, se necessario, da terzino destro. Figlio di Mario, allenatore e ora opinionista televisivo, Somma fa di una buona velocità e del senso dell’anticipo le proprie qualità migliori. Sono diverse, invece, le caratteristiche dell’altro uomo su cui punta D’Amico. E, in questo caso, la trattativa è più complicata. Pawel Dawidowicz è seguito dal Palermo, squadra in cui ha giocato nella scorsa stagione, girato in prestito dal Benfica. Rientrato in Portogallo, la società rosanero sta tentando di riprendere Dawidowicz, ma il Verona spinge. Polacco – una presenza in nazionale –, in comune con Somma ha
l’età, visto che sono entrambi nati nel 1995, ma si differenzia per la struttura fisica, molto possente. Dawidowicz abbonda per statura, superando il metro e novanta, e in chili. Un centrale di peso in tutti i sensi, laddove Somma corrisponde al bisogno di avere un difensore agile. In un Verona che comunque conterà su Antonio Caracciolo e Deian Boldor, l’abbinamento è mirato e vuole assicurare a Grosso una pluralità di opzioni tattiche e tecniche. Certo, arrivare a Dawidowicz non sarà semplice. Tanto si gioca sulla formula adottata per l’acquisto. Il Verona vuole definirlo in prestito con un obbligo di riscatto fissato a 3.5 milioni di euro e legato alla promozione in Serie A. Il Palermo lo farebbe valere a seconda del numero di presenze. Su questa base si sviluppano i colloqui con il Benfica. Un testa a testa, quello tra l’Hellas e il Palermo, che è un rito per questo mercato estivo: il Verona contende al club di Maurizio Zamparini anche George Puscas, che l’Inter lascerà partire soltanto a titolo definitivo. Il braccio di ferro continua, D’Amico e Setti provano a vincere ambedue i duelli per completare l’organico in difesa e in avanti, settore in cui la dirigenza dell’Hellas (che si appresta a cedere Nicolas all’Udinese, sarà un prestito) vuole inserire un altro esterno: Di Gaudio è un nome caldo, ma occhio a Federico Ricci, tornato al Sassuolo dal Crotone e corteggiato, oltre che dall’Hellas, dal Benevento”. Ecco quanto riportato nell’edizione odierna del “Corriere di Verona”