Corriere dello Sport: “Zamparini carica: «Il Palermo in A senza imbrogli». E avverte i big: «Rimane solo chi ha fame, ma nessuna svendita»”

“All’improvviso Zamparini. Un’incursione a sorpresa per affrontare i casi più spinosi. Il patron è rimasto un’ora circa, in campo e sotto il sole, prima con Tedino, poi con lo stesso tecnico e Balogh, infine con Bellusci e Foschi. Fino al pranzo, offerto ai dirigenti del Palermo (Zamparini, il presidente Giammarva, al suo primo ritiro, e il ds Foschi) dal sindaco Manuel Piller Hoffer, è stato un susseguirsi di incontri e scambi di opinioni. Il Palermo ha ancora due, anzi tre strategie: la prima vendere; poi un mercato per la B e uno per la A. Tutto passa dal caso Parma, in definizione ai primi di agosto. E questo crea non pochi disagi: Tedino non sa su quali uomini contare e i big hanno la testa ad altre cose. BALOGH E BELLUSCI. «A Balogh ho spiegato che non ha mercato. Che torni la promessa di una volta. Lo seguiamo con attenzione. Mi ha chiesto, come Posavec, di essere ceduto se non ha spazio. Gli ho risposto di mettersi in gioco. Dipende da lui. Se poi se Tedino non lo fa giocare e al suo posto preferisce, per esempio, Moreo con la pubalgia, allora sarò io a dare un calcio nel sedere al mister… (ride)». Uscita azzardata quella di Balogh, qualità inespresse. L’anno scorso, al suo attivo, solo otto minuti, sei con Tedino, due con Stellone, e tanta rabbia. Ma contro chi? Zamparini: «Sta bene? Che si giochi le sue carte. Se Tedino lo vede in buone condizione, perché lo dovrebbe ignorare?». Altro discorso Bellusci. Il Palermo in pratica gli ha detto che è il caso di concordare un’uscita indolore. Non sarà facile. RITIRO ULTIME BATTUTE. Ma non c’è chiarezza. «Non sappiamo se siamo in B o in A – è la tesi di Zamparini -. Sono fiducioso per l’appello, la ragione è dalla nostra parte. Non vogliamo essere promossi imbrogliando, non l’ho mai fatto ed è brutto che certe squadre ci riescano con un comportamento contrario ai valori dello sport». Dei big, nessuno prende apertamente posizione. «Da alcuni si capisce cosa hanno in testa. Gnahoré, ad esempio. Se si presenta in ritardo perché smarrisce il passaporto oppure sta via un mese perché gli muore la nonna in Africa … Vogliamo giocatori che hanno fame, in più con Gnahoré abbiamo realizzato una bella plusvalenza e Haas occupa quella fascia». FOSCHI E SOLO FOSCHI. La fiducia è illimitata. «Il lato tecnico è nelle sue mani. Volesse cambiare un giocatore o addirittura l’allenatore, deciderebbe lui. Se mi dice che Tedino va benissimo, allora starà accanto al tecnico che ha poca esperienza e ha bisogno di un supporto in grado di dargli quelle sicurezze che l’anno scorso non ha avuto». Zamparini non si smentisce mai. Vuole vendere ma … «Ho tante colpe: di amare il calcio e di sbagliare. Nel fine settimana un imprenditore internazionale, già nel mondo del calcio, sarà ospite mio a Firenze. Vuole entrar dentro solo se rimango come consulente. Il calcio non è una filosofia esatta, è fatto da troppe cose esterne e anche di fortuna, tanto che ci sono allenatori che hanno c… come Ancelotti e altri sfortunati». MERCATO VIRTUALE. «Per Puscas abbiamo offerto tre milioni all’Inter e non siamo disposti a svenarci con stipendi da A. Chochev rimane, è fondamentale. Appena lo incontrerò, si convincerà. Ha solo paura di essere messo in disparte, come l’anno scorso». Ma non era infortunato? Passiamo avanti: «Nestorovski è vicino all’addio. Struna chiede di partire. E deve partire. Lo stesso Rispoli. A zero euro, per me è un no. Non cerchiamo stelle in cambio, ma almeno un giovane. Rajkovic e Jajalo sono grandi calciatori, ma soprattutto uomini. Foschi sa che potrebbero rimanere. Trajkovski non ha richieste. Spero che dimostri di essere quello che prometteva»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.