Corriere dello Sport: “Usato sicuro: il Palermo cresce bene con Segre”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’usato sicuro e il Palermo che cresce bene.

L’usato sicuro nel Palermo targato Eugenio Corini ha un nome e cognome: Jacopo Segre. E’ arrivato ad agosto dal Torino con l’etichetta di “giocatore di prima fascia”, anche in virtù di un curriculum impreziosito da una conoscenza della serie A con la maglia granata e oltre 120 presenze in B, e ha acquisito ormai una centralità nello scacchiere rosanero. Dieci “gettoni” di cui 9 di fila da titolare dal momento in cui si è insediato certificano la considerazione di cui gode il 25enne centrocampista piemontese. Un giocatore che, come ha dimostrato anche la gara interna con il Parma di sabato scorso, pur non rubando l’occhio sa farsi notare attraverso un lavoro sporco e movimenti funzionali alle esigenze della squadra.

UTILITA’ – Intelligenza tattica e ottimi tempi di inserimento rappresentano il valore aggiunto del numero 8 rosanero dal quale, proprio per le potenzialità che ha e gli standard garantiti nel recente passato, è lecito adesso aspettarsi qualcosa in più. Dal Torino (a titolo definitivo dopo una girandola di prestiti e con un contratto fino al 2025) è arrivato tre mesi fa a stagione già iniziata e, dopo essersi calato nella nuova realtà, non ha ancora perfezionato il suo inserimento nei meccanismi del collettivo. Il traguardo, in ogni caso, sembra vicino. Segre ha i requisiti per confermare i progressi evidenziati nelle ultime uscite e dare continuità al suo percorso a tinte rosanero introdotto il 27 agosto dalla rete realizzata all’esordio e in qualità di subentrato nel match casalingo perso 3-2 contro l’Ascoli.

Il messaggio che ha inviato quell’episodio è chiaro: il gol, come peraltro dimostrano le 14 marcature siglate in precedenza in carriera, rientra nelle corde di Jacopo, elemento affidabile pure in termini di esperienza e in campo anche per la sua duttilità. Dote che fa parte del suo dna. E’ bravo a tennis (il papà era maestro), nuoto, basket e a pallavolo. L’indole di sportivo “multitasking” nel suo caso si traduce nel calcio in adattabilità a più ruoli: mezzala, sia a destra che a sinistra, e anche trequartista di rottura in un 4-2-3-1 come di recente è emerso più di una volta durante gli allenamenti. Variante, quest’ultima, ad una routine (quella che in sede si sviluppa sul terreno di gioco nel corso della settimana) di cui è a conoscenza la proprietà.