Corriere dello Sport: “Torna la Champions League. Dybala: «Leo-CR7, arrivo anch’io»”
“Cinquanta gol. Paulo Dybala può tagliare il traguardo al Camp Nou. In 98 partite bianconere ne ha già messi a segno 49 e stasera insegue la cifra tonda davanti a Messi, ieri poster e oggi gemello nell’Argentina, fenomeno non più così lontano. Massimiliano Allegri non ha dubbi, quando la Pulce e CR7 smetteranno i migliori al mondo saranno Neymar e la Joya: «Ma Cristiano e Messi giocheranno ancora molti anni, cercherò di avvicinarmi prima possibile… Però hanno numeri incredibili».
OPPORTUNITA’. Contro il Barcellona, lo scorso anno, Paulo ottenne la consacrazione internazionale: due gol nella partita d’andata, quando la Juventus si impose 3-0, poi il pareggio senza reti nel tempio blaugrana, Luis Enrique sfrattato dalla
Coppa. Cinque mesi dopo, sono cambiate tante cose: sulla panchina spagnola siede Ernesto Valverde, in campo non c’è più Neymar e lui non è più una sorpresa, il Picciriddu è cresciuto fino a sfiorare Messi: «Nessuno, l’anno scorso, si aspettava nulla: adesso è diverso, si aspettano ciò che ho fatto. Non è facile, perché non è facile affrontare il Barça in uno stadio come questo dove ti aggredisce e dove, fi nora, non ha preso gol. Anche loro, però, lasciano opportunità e dovremo approfittarne. Per me, cinque mesi dopo, non cambia niente: cerco sempre di giocare allo stesso «Io blaugrana? Sono felice alla Juve ma non so cosa accadrà». «Fortunato a giocare con Messi in Argentina però io e lui…» modo, di dare il meglio per me e per la squadra, di aiutare anche in fase difensiva come chiede l’allenatore». PROGETTO.La Juve lo coccola, il Barcellona lo rimpiange. L’ha inseguito a lungo, in estate, e dopo l’addio di Neymar è arrivata a offrire 150 milioni di euro: niente da fare, i fuoriclasse non hanno prezzo, la risposta del club bianconero è stata l’assegnazione della maglia numero dieci: «Portarla è un piacere enorme, penso ai campioni che l’hanno indossata prima. Ma io resto lo stesso». Gli chiedono retroscena di mercato sulle avance blaugrana, gli chiedono se il Barcellona può diventare il suo futuro: «Quel che può succedere in futuro non lo, ma sono felice alla Juventus: mi trovo a mio agio e la società vuole che faccia parte a lungo del suo progetto. Difficile per me giocare con Leo, perché giochiamo nella stessa posizione: cerco sempre di lasciargli i suoi spazi ma non è facile. Giocarci in Nazionale è una fortuna, impari tantissimo, ma è evidente che debba essere io ad adattarmi a lui. Di off erte del Barça nessuno mi ha detto niente: l’unica cosa che mi ha detto la Juve è che vogliono che resti a lungo e io nesono felice. Il numero 10 va in questa direzione». MONDIALE. Sette gol in quattro partite ufficiali, la sfi da arriva in un momento di particolare ispirazione: «Sto molto bene, ho fatto un grande ritiro e mi sono allenato tanto anche in Argentina. Sarà un anno importante sia per la Juve che per me, e poi ci sarà il Mondiale. Ma se segno tanto, se gioco così bene, non è solo merito mio ma dei compagni che mi aiutano»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.
