Corriere dello Sport: “Solito Zamparini. Silurato Ballardini con De Zerbi fa 26”

“Sta per essere varata l’ennesima scommessa, chissà forse l’ultima di Zamparini patron del Palermo: via Ballardini, la squadra sarà affidata nel week end a Roberto De Zerbi, esordiente assoluto su una panchina di Serie A. Trentasette anni, reduce da due splendide stagioni a Foggia in Lega Pro, le uniche della sua carriera da tecnico dopo gli inizi al Darfo Boario. Ufficialmente il presidente si è preso un paio di giorni di tempo per valutare, gettando nel mucchio un altro paio di nomi papabili (Reja e Mandorlini). Ma la decisione è presa, De Zerbi nuovo allenatore rosanero. Può parlare di soluzione a sorpresa solo chi non conosce gli equilibri costantemente instabili del Palermo. In realtà, si aspettava solo la scintilla. Ballardini era rimasto quest’estate solo perché in possesso di un contratto fino al 2017, firmato al suo ritorno in aprile con la squadra (poi portata ad una miracolosa salvezza) in totale emergenza. Ma che non ci fosse più fiducia era lampante tanto che lo stesso Zamparini aveva contattato già da metà agosto il giovane rampante nel frattempo liberatosi (burrascosamente?) dal Foggia.

Retroscena. La fine del mercato che poco soddisfa Ballardini o i giudizi sferzanti del presidente nei suoi confronti sono solo una scusa. Zamparini era profondamente infastidito dalla richiesta dell’allenatore, avvenuta prima dell’inizio del campionato, di un ulteriore prolungamento (2018) che l’avrebbe garantito. Ballardini non si sentiva tutelato come del resto non lo è nessun allenatore che accetta di lavorare a Palermo. Ieri il punto di non ritorno: Davide avverte Faggiano che non se la sente di continuare (nonostante l’ottimo punto con l’Inter), ma al presidente invia solo un sms. Zamparini non risponde e lascia condurre la discussione al suo ds. Ma sul contenuto non si fa problemi, anzi ne è sollevato. «Non trattengo chi vuole andare via» è il suo commento. De Zerbi è nei suoi pensieri da tempo, con l’avallo di Gianni Di Marzio. Da sempre Zamparini ama gli allenatori da lanciare (magari perché pensa anche di poterli consigliare) e quelli che praticano calcio offensivo.

Storia di rescissioni. Ballardini è out, si tratta solo di trovare la soluzione per la formula di addio. Per evitare polemiche stile Verona quest’anno, il tecnico di Ravenna nel pomeriggio è andato regolarmente al campo ed ha condotto l’allenamento senza rilasciare dichiarazioni quando è andato via alle 20. Stamane è in programma un’altra seduta prima di due giorni di libertà della squadra, vedremo cosa accadrà ma nel frattempo si tratta sulla rescissione, fra buona uscita per Ballardini e Zamparini che non vuole ricorrere all’esonero. Il solito gioco delle parti. La rescissione invece l’ha appena siglata Roberto De Zerbi, che prima era stato confermato (con prolungamento) a Foggia, poi aveva rotto col club che l’accusava di voler decidere tutto lui. Giovane ma di carattere, è la definizione che ne danno. Sul piano contrattuale è tutto pronto. Nello staff che porterebbe con sé a Palermo due ex rosa: il suo vice Davide Possanzini e il preparatore atletico Vincenzo Teresa.

Futuro in arrivo. La città ormai guarda attonita situazioni già vissute decine di volte in questi anni. De Zerbi sarà il 26° tecnico del Palermo in 14 anni di gestione. Le contraddizioni di Zamparini non sono più una novità e non divertono nessuno. A Mediagol in serata, il presidente è tornato a parlare della cessione del club: «Il gruppo americano di Frank Cascio ha inviato una lettera di intenti. Ma con la cordata cinese siamo avanti: ai primi di ottobre visioneranno gli impianti. Nel Palermo vogliono investire 200 milioni di euro, compreso le infrastrutture». Per questo De Zerbi potrebbe essere l’ultima invenzione di Zamparini in rosanero”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.