Corriere dello Sport: “Palermo, dilemma Corini. Riassetto o altre energie”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e il dilemma di Corini in vista delle ultime gare della stagione.

Il dilemma di Corini. Cambiare un sistema di gioco che nelle ultime settimane ha rivelato pecche clamorose o insistere su una squadra abituata da un anno pieno a posizioni e movimenti più o meno codificati, contando su una diversa applicazione dei giocatori e magari su un recupero di condizione atletica che consenta di tenere meglio le distanze? Anche nel post amichevole col Lommel, il tecnico non ha risolto del tutto l’interrogativo, facendo capire che la decisione deve essere presa e che sarà oggetto di valutazione a ogni livello, fra lo staff tecnico e la dirigenza.

Problemi pratici. Ci sono anche dei motivi pratici che aumentano i dubbi: il nuovo assetto andrebbe provato in allenamento ma al Palermo mancheranno per gran parte della settimana due-tre giocatori che dovrebbero ricoprire ruoli fondamentali. Per esempio Nedelcearu e Lund impegnati con le rispettive nazionali almeno fino al 28. Tra l’altro entrambi sono arrivati alla sosta con qualche affaticamento e il loro cammino con Romania e Usa non permette di chiarirsi le idee.

Nedelcearu non era fra i convocati per l’amichevole con l’Irlanda del Nord ma è rimasto a disposizione per la partita con la Colombia. E Lund sarà costretto a un viaggio intercontinentale che lo riporterà dal Texas a Palermo solo giovedì. Vero che a Pisa si giocherà di lunedì ma proprio il danese naturalizzato americano in un eventuale 3-5-2 (o 3-4-1-2) assumerebbe un ruolo chiave quale esterno mancino di centrocampo. E poi c’è l’incognita Lucioni, che dopo la lunga assenza si conta di riavere in gruppo da domani e che dovrebbe essere il centrale di riferimento.

Riflessione. Insomma ci sono molti pro e contro da valutare ma senza che diventino degli alibi. Corini non può non tenere in considerazione i numeri disastrosi offerti dalla fase difensiva non solo ora ma in fondo da quasi 4 mesi. E’ troppo facile fare gol al Palermo e qualcosa bisogna fare, fermo restando che non è mai un cambiamento di schema numerico la soluzione. Ci vogliono altri tipi di accorgimenti, per esempio sui terzini che partono già molto alti senza dare un efficace contributo offensivo mentre esterni e centrocampisti schierati con quel modulo non riescono a coprirli. Cambiare assetto vorrebbe dire abbandonare un lavoro su cui si insiste da mesi, ovvero il gioco sugli esterni offensivi, che solo in rare occasioni ha convinto. Scelte non facili, da ponderare con attenzione.