Corriere dello Sport: “Le Iene e il sistema arbitrale italiano. Voti truccati e “nascosti”: «Audio Var in due mesi»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul sistema arbitrale italiano e l’inchiesta de “Le Iene”.

Le Iene e il sistema arbitrale italiano. Si parla di voti e verbali truccati (la vicenda Morganti, già giudicata dalla giustizia sportiva), di due arbitri (Baroni, che domenica ha sostituito Doveri infortunato a Lecce, e Minelli) reintegrati dopo un anno dalle dismissioni dall’AIA di Trentalange e Baglioni (su che basi non è mai ancora stato spiegato, al Coni i ricorsi erano stati dichiarati inammissibili), di poca trasparenza dei voti di Organi Tecnici e Osservatori agli arbitri.

BARONI E MINELLI. I due decisero di fare ricorso alla giustizia sportiva per dei voti che loro sostenevano fossero “taroccati” in favore di Abbattista (ora VAR PRO). «Dopo aver ricorso anche alla giustizia ordinaria – scrivono le Iene – vennero reintegrati, prima che la loro denuncia querela alla Procura di Roma potesse andare avanti». L’AIA non ha dato la possibilità a Baroni e Minelli di parlare, l’incappucciato (ancora oscuro) rivela che «se quei due arbitri parlassero scoppierebbe uno scandalo senza precedenti». Il presidente dell’AIA era Nicchi, il designatore della B era Emidio Morganti che, però, all’epoca non firmò alcun verbale di fine stagione: «Potete consultare agli atti e vedere che io ho fatto l’esatto contrario. Abbattista dismesso. Il comitato Nazionale dice cose false? Sì».

PACIFICI. Coinvolti anche Alberto Zaroli, attuale vicepresidente dell’Aia, ma ex componente del Comitato Nazionale sia di Nicchi che di Trentalange, sia, Stefano Archinà, attuale componente del comitato nazionale (anche lui già al potere con i due ex presidenti). Filippo Roma ha intercettato Carlo Pacifici, presidente dell’Aia, chiedendo spiegazioni. A cominciare dal «no» per Minelli e Baroni («smentisco questa cosa, non è così. Loro possono parlare tranquillamente delle loro vicende. Eravamo sotto partita, loro erano impegnati (…) Gliela do io adesso. Io sono sempre per la meritocrazia»); la vicenda Morganti («La Procura che dice che il verbale attesta il falso?.Prendo atto di quello che dice la Procura. Se qualche errore è stato fatto, cercheremo di fare meglio»); la pubblicazione degli audio arbitro-VAR: («Tempi? Non dipende da me, ma sono brevi. Due mesi massimo») e i voti agli arbitri. Roma chiede le votazioni di Doveri in Genoa-Inter, Di Bello, Juventus-Bologna e Massa, Napoli-Inter. «Se scopriamo che a quell’arbitro è stato assegnato un voto alto – dice l’inviato de Le Iene – da tifoso può venire qualche dubbio». «Gli osservatori sono dei tecnici. Magari la valutazione di un episodio non incide su una prestazione che invece è estremamente positiva. Bisognerebbe sentire Rocchi. Lo chiamiamo subito? No, ci ridiamo un appuntamento».