Corriere dello Sport: “La nuova bufera che ha scosso il club. A Catania il CdA è azzerato, gestione a un ex Primavera?”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla della stagione del Catania, definita maledetta. Al di là del già gravissimo problema sanitario che avvolge tutto il Paese, pure in campo strettamente sportivo piove sul bagnato in rossazzurro. Neanche il tempo di gioire per la rimonta in classifica che il Catania deve confrontarsi con un altro grave problema: l’azzeramento del Cda. E’ accaduto, infatti, che a seguito di un’attività di indagine voluta dalla Procura della Repubblica di Catania e condotta dalla Guardia di finanza del comando provinciale etneo, il patron Nino Pulvirenti, il presidente del club Davide Franco, il consigliere del Cda Giuseppe Caruso e altre sei persone si siano ritrovate indagate per i reati di autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta per distrazione, reati direttamente collegati alle gravissime vicende di Meridi, la società proprietaria dei supermercati a marchio Fortè, oggi amministrata da tre commissari, che nei mesi scorsi è stata travolta dagli effetti di una situazione debitoria pari a 90 milioni di euro almeno. Meridi è controllata da Finaria – si legge -, la holding cui fa capo anche il Catania e che, di proprietà al 90% dello stesso Pulvirenti, verteva su un Cda presieduto proprio da Franco e di cui faceva parte anche Caruso. Orbene, a seguito degli interventi dell’autorità giudiziaria, che ha disposto perquisizioni personali e telematiche a danno degli indagati e di chi, anche inconsapevolmente, potrebbe averli favoriti (non tralasciando in tutto questo Torre del Grifo), dapprima Caruso e pochi giorni dopo Franco si sono dimessi sia dal Cda di Finaria sia da quello del Calcio Catania. Innescando, di fatto, la clausola di cui si era dotato in passato il club calcistico e secondo cui in caso di dimissioni del presidente sarebbe decaduto l’intero Cda. Nel caso specifico quello che, dopo le dimissioni di Pietro Lo Monaco, era stato rimodulato con l’ingresso dell’ad Giuseppe Di Natale, affiancato dagli stessi Franco, Caruso, Pulvirenti e dall’avvocato Giuseppe Gitto, uomo di fiducia del patron. Finaria era stata affidata a un liquidatore: il commercialista catanese Gianluca Astorina (ex calciatore della Primavera rossazzurra a inizio anni ’90) che probabilmente gestirà in prima persona anche il Catania.  C’è il rischio concreto che questo mese il Catania non paghi gli stipendi. La società spera in un provvedimento della Lega che possa garantire una proroga in tal senso ai club che, come quello etneo, si trovano oggi in difficoltà per gli eventi conseguenti al Covid-19. Già, stagione maledetta.