Corriere dello Sport: “Effetto Corini: «Palermo umile ma ambizioso»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole rilasciate ieri da Corini in conferenza stampa.

Subito due colpi di classe, come quelli che dispensava in campo: un pensiero per il vecchio presidente Zamparini da poco scomparso («abbiamo avuto un rapporto conflittuale ma ci legava una stima reciproca; grazie a lui sono arrivato a Palermo nel 2003 e vissuto stagioni indimenticabili») e per Silvio Baldini che iniziò quella cavalcata anche se fu esonerato a gennaio. «L’anno scorso è tornato facendo un lavoro straordinario che ha riportato in B il Palermo. Non l’ho sentito in questi giorni, ma faccio i complimenti a lui e al suo staff». Eugenio spera proprio di ripetere in rosanero quel tipo di impresa, dimenticando il tentativo disperato di salvare nel 2016 un Palermo già nel vortice di un inarrestabile declino. Fu assunto e cacciato nel giro di due mesi. Baldini ha avuto il suo riscatto dopo 18 anni, Corini spera di metterci meno.

Gardini. Le condizioni gestionali sono diverse, il percorso (il Dg Gardini alla sua prima uscita ufficiale lo ha preferito al termine progetto) della proprietà City è preciso e offre garanzie. Non di gloria immediata ma di crescita graduale. Programma sposato in toto da Corini: «Ho accettato nonostante l’obiettivo non sia vincere subito mentre in B – ha sottolineato con orgoglio – io ho giocato sempre per il vertice (con Brescia e Lecce, ndc.)». Nel presentare il nuovo allenatore, Gardini è stato molto chiaro: «La proprietà vuole creare stabilità, dunque per ora il mantenimento della categoria. Guardiamo sempre più in alto ma senza alimentare illusioni. C’è bisogno di tempo. Corini ha tutte le qualità tecniche e umane che cercavamo». Il Genio apprezza i nuovi metodi: «La cosa che mi è piaciuta di più è stata la lettura globale sul mio lavoro: ho firmato un biennale, condiviso tutti i punti del progetto, ho apprezzato la presenza di Marwood al mio primo giorno di allenamento, un grande gesto di attenzione. I miei riferimenti saranno Gardini, Rinaudo e Zavagno, ho parlato con l’Ad Gigliani che mi ha spiegato cosa vuole il City. Ai tifosi bisogna parlare in modo chiaro, sì ai sogni ma serve lavoro per farli diventare realtà. La gente dovrà darci una grande mano già col Perugia, aspetto tanti tifosi al Barbera».

Mercato. La rosa andrà rinforzata: «La miglioreremo per stabilizzare la categoria – conferma – ai ragazzi ho fatto i complimenti, ora bisogna alzare il livello. Il modulo? Partiremo dallo schema di Baldini, poi a me piace giocare con gli esterni. Puntiamo a diventare un 4-3-3, ho chiesto acquisti che alzino il livello della squadra». De Rose però per adesso non parte: «Ha richieste ma oggi è del Palermo ed è un giocatore importantissimo: conto su di lui». Si sta definendo il suo staff, 4 collaboratori: Lanna, Sciuto, Olivieri e Vitrani.