Corriere dello Sport: “Ecco perché non bisogna mollare ora. L’ambiente ha tanta voglia di riscatto. E il calendario…”

Missione impossibile? A cosa può aggrapparsi il Palermo reduce dal peggior girone d’andata della sua storia e distante 7 punti dalla zona salvezza? In un mare di dati negativi però, c’è anche qualcosa che può indurre la squadra e l’ambiente tutto a non darsi già per vinto con 4 mesi di campionato da giocare. La legge dello sport obbliga a provarle tutte anche quando l’impresa sembra complicatissima.

MERCATO. Il rafforzamento dell’organico sul mercato di gennaio probabilmente va escluso. Le intenzioni di Zamparini paiono chiare, il Palermo afferma di non poter spendere (ma lo ha fatto per Silva, un attaccante le cui caratteristiche sembrano uguali a quelle di chi era già in rosa) e dunque non può offrire né ingaggi interessanti ai giocatori né cifre significative alle società per i cartellini. Si può sperare solo in qualche scambio alla pari o in prestiti che non aggravino le casse. Ma le prospettive in tal senso non sono positive. Il cuore e il buon senso di Corini, se Zamparini lo lascerà al suo posto, dovrebbero essere un’altra garanzia che la spugna non sarà gettata. Eugenio proseguirà nel tentativo di dare una identità ad un gruppo mal costruito aggiungendo maggiore efficacia e cattiveria. Ma anche i giocatori dovranno tirare fuori qualcosa in più. Gli stessi giudizi sferzanti del patron possono fungere da stimolo alla squadra e a molte individualità, Diamanti in testa. Rispondano con orgoglio e sul campo a chi li ha bollati ormai come condannati. Poi ci sono i tifosi. Che per natura non si arrendono e hanno dimostrato un attaccamento incredibile riempiendo il Barbera anche dopo un diluvio di sconfitte e andando oltre il disamore ormai accertato verso Zamparini e i suoi metodi. Il loro calore resta, se la squadra darà un segnale, può essere un combustibile per la rimonta. Le prossime giornate non sembrano indurre all’ottimismo: il Palermo dopo Sassuolo affronterà Inter e Napoli mentre l’Empoli avrà un calendario più abbordabile. Ma più avanti le parti s’invertiranno. L’obiettivo è non rimanere eccessivamente staccati prima della volata di primavera, considerando anche il confronto diretto coi toscani al Barbera all’ultima giornata. Il che vuol dire che i punti da recuperare sarebbero solo 4 prima del turno finale in cui giocarsi tutto. Un intero girone ha cambiato spesso volto ai campionati: a parte il miracolo del Cagliari di Ballardini che si salvò nel 2008 dopo aver girato proprio a 10 punti, basti dire che un anno fa il Palermo, sopra di 7 lunghezze, perse 10 punti dal Carpi in poche giornate fino a farsi scavalcare e poi salvarsi in extremis. Ed è statistico il crollo di almeno una delle squadre di centro classifica nella seconda parte di stagione. Insomma, vietato mollare. A patto di crederci davvero“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.