Corriere dello Sport: “Crisi Spagna, ecco i militari. Virus più veloce, boom di contagi e decessi nelle ultime 24 ore. Il calcio: «Finiamo la stagione»

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla della situazione Coronavirus in Spagna. In principio si era parlato di due settimane di stop per la Liga, ma visto l’andazzo, tutto potrebbe rimanere fermo anche per un paio di mesi – si legge -. La situazione, all’indomani della decisione del Primo Ministro Pedro Sanchez di decretare lo stato d’emergenza, si sta facendo sempre più diffi cile. In appena ventiquattr’ore, infatti, i morti sono più che raddoppiati, passando dai 136 di sabato ai 290 di ieri, mentre le persone contagiate sono aumentate di 2mila unità, toccando quota 7.753. Un’impennata drammatica, che nel migliore dei casi, secondo il parere degli esperti, si protrarrà per almeno altri quindici giorni, quando dovrebbero iniziare a fare effetto i rigorosi provvedimenti di di stanziamento sociale stabiliti dal Governo. La situazione più difficile la sta vivendo la Comunità di Madrid, dove sono stati registrati ben 213 decessi. Fino a ieri erano 86 le persone spirate in quest’area geografi ca. A preoccupare enormemente, poi, c’è la crescita esponenziale del numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva, passati da 293 ai 382 di questa domenica. Ben 3.554 i positivi alla prova tampone nell’area metropolitana della capitale iberica, tra cui la moglie dello stesso premier, Begoña Gomez. Nel frattempo, i controlli per le strade semideserte della penisola iberica si sono fatti decisamente più severi. 47milioni di persone rintanate in casa, sotto la minaccia di pesanti sanzioni che scoraggiano anche i più irriducibili. Si va dai 100 ai 600mila euro, per coloro che saranno ritenuti responsabili di mettere seriamente in pericolo la salute pubblica con una condotta grave. Stabilite, poi, pene da uno a tre anni per chi si macchierà di un crimine di disobbedienza a un agente. Oltre ai controlli della Polizia, che sono stati intensifi cati dal Ministero degli Interni dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza, il Ministero della Difesa ha scandagliato nelle sette aree considerate a maggior rischio, tra cui Madrid, Valencia e Siviglia, le Unità Militare d’Emergenza. La questione dei conti che non tornano occupa buona parte dei pensieri anche per il presidente della Legacalcio spagnola Javier Tebas, impegnato anima e corpo, in queste ore, per salvare il salvabile, trovando il modo di portare a termine il campionato iberico. Sul piatto una cifra prossima ai 700 milioni, tra diritti tv e pubblico sugli spalti. «Siamo rimasti in contatto tutto il fi ne settimana con le istituzioni europee e con i presidenti dei club spagnoli», ha confi dato lo stesso Tebas ai microfoni della Cadena Cope. «Adesso arriva una settimana fondamentale. I medici lavorano per la salute, noi dobbiamo lavorare per trovare soluzioni al problema economico. Dobbiamo trovare il modo di far quadrare il calendario e di portare a termine la stagione».