Corriere dello Sport: “CR7 d’Arabia tutto d’oro: attaccante e testimonial”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Cristiano Ronaldo e il suo accordo con l’Arabia Saudita.

Vacanze di Natale a Riyad. No, non si tratta del tradizionale cinepanettone destinato a sbancare il botteghino, ma della destinazione scelta da Cristiano Ronaldo per trascorrere le feste e, soprattutto, per firmare il nuovo contratto da mille e una notte che dovrebbe legarlo al Al- Nassr per i prossimi anni. In effetti, un finale dal retrogusto un po’ trash per CR7, che solo fino a un mese fa pareva destinato a giocarsi con l’eterno rivale Messi la possibilità di aggiudicarsi quel Mondiale che avrebbe sancito, una volta per tutte, a chi spettasse di diritto l’ambito titolo di Goat, the Great Of All Time, il più grande di tutti tempi. E pazienza se entrambi, in realtà, qualche annetto fa erano parecchio più forti della rispettiva versione odierna. Com’è finita è storia nota.

Leo ha fatto letteralmente impazzire l’Argentina, mentre Cris ha dovuto abbandonare il sogno mundial anzitempo, dopo aver sbattuto contro la muraglia del Marocco. Immediata proposta di rinnovo da parte del Psg per la Pulce, mentre per il disoccupato extralusso Ronaldo, la chiamata più insistente è continuata ad arrivare da un numero che iniziava con un +966, il prefisso dell’Arabia Saudita. Nonostante gli sforzi del fido Jorge Mendes, infatti, nessun club del vecchio continente con ambizioni Champions avrebbe accettato di sobbarcarsi l’ingombrante fuoriclasse di Madeira, con tutte le conseguenze che ne derivano. Di qui il sofferto sì alla proposta indecente arrivata dal club allenato da Rudi Garcia, attuale leader la Saudi Pro League.

MISTER MILIARDO. Se il progetto sportivo non è particolarmente allettante, prendiamoci almeno il malloppo. Questa la prima sensazione. La realtà, però, non è proprio questa, anche perché le cifre in gioco sarebbero decisamente più basse rispetto ai 200 milioni netti a stagione di cui si è parlato con insistenza nelle ultime settimane. Cifre che, ad ogni modo, rimangono elevatissime. Si vocifera di un totale di 250 milioni per i prossimi due anni e mezzo da calciatore, a cui dovrebbe seguire, questa la novità, un ruolo ancor più altamente remunerato da ambasciatore della candidatura congiunta di Arabia Saudita, Egitto e Grecia per l’organizzazione dei Mondiali del 2030. Progetto a lungo termine per il 37enne Cristiano, che, pertanto, appenderebbe gli scarpini a 40 anni suonati, per poi vestire un nuovo ruolo istituzionale che dovrebbe garantirgli, tra campo e ufficio, una cifra complessiva prossima al miliardo di euro.