Corriere dello Sport: “Corini sottopressione. Il silenzio della società non va interpretato come distrazione o superficialità”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Eugenio Corini e gli ultimi risultati che hanno messo sottopressione il tecnico rosanero.

La prima mossa per dare una scossa al Palermo infilatosi nel tunnel della crisi è sistemare la fase difensiva. Il mistero della trasformazione negativa della squadra è sotto osservazione e non è stata trovata una cura: il dato incredibile è che nella prima parte di stagione, i rosanero erano apparsi solidi e vantavano una delle migliori difese del torneo. Ancora alla 13ª, pur dopo il ko interno col Cittadella, il Palermo era la squadra meno battuta in B: 10 gol al passivo. Quindici partite dopo la situazione si è rovesciata: la Corini band ha subito 28 reti, quasi 2 di media a gara, peggio solo 5 formazioni. Le trasferte sono diventate incubi in cui è scontato subire almeno un gol: l’ultimo “clean sheet” di Pigliacelli risale a Modena (7 ottobre), 9 gare esterne di fila.

Le soluzioni toccano a Corini, che finora non ha mai pensato a un cambio di modulo e che è sembrato attribuire il tracollo di Brescia essenzialmente all’inferiorità numerica dovuta al rosso di Marconi. Ma non c’è dubbio che dati così negativi impongano una diversa attenzione all’equilibrio generale di squadra. Questa fragilità, che appare anche psicologica oltre che di specifici movimenti, toglie purtroppo valore all’altro dato su cui invece il Palermo potrebbe fondare le sue ambizioni: la clamorosa forza offensiva, con la squadra secondo attacco del torneo a quota 51 gol con 10 gare ancora da giocare. L’anno scorso, i rosa si fermarono a 48 reti totali.

La ripresa. Oggi la squadra tornerà al lavoro ed avrà una settimana per preparare una gara dai risvolti insidiosi col Lecco ultimo in classifica e in crisi. La società non ha messo in discussione Corini nonostante il malumore della tifoseria, ma il suo silenzio ufficiale, ormai un’abitudine, non va interpretato come distrazione o superficialità. Con allenatore e squadra ci sarà un confronto, come altre volte, e una specifica richiesta di offrire subito una risposta concreta.