Corriere dello Sport: “Cagliari, Capozucca è il primo colpevole”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Cagliari che ieri ha licenziato Capozucca.

Il primo a fare le spese del rendimento negativo del Cagliari, e forse quello con meno colpe visto che in campo non è certo andato lui, è Stefano Capozucca che ieri pomeriggio è stato licenziato dal club. Massimo riserbo sulle cause che hanno portato all’improvviso divorzio anche se appare evidente come i risultati della squadra abbiano influito sulla decisione del presidente Tommaso Giulini. E ora in corsa, almeno provvisoriamente, per prendere il posto del dirigente appena sollevato dall’incarico, c’è Roberto Muzzi che lascerebbe il suo ruolo di Club Manager.

Il fulmine . I tifosi e gli addetti ai lavori al massimo avrebbero immaginato l’esonero del tecnico Fabio Liverani per non essere riuscito, nelle prime dieci giornate, a dare alla squadra una connotazione precisa e continuità di rendimento. Al di là di alcune prestazioni discrete, a parlare sono i risultati di un collettivo che non è riuscito ad imporre il suo gioco e che pian piano è scivolato fuori dalla zona playoff. Il campionato è ancora lungo ma il fatto che dopo dieci partite non sia arrivata la fiammata, ha evidentemente preoccupato i vertici societari che per dare una scossa alla squadra hanno preso questa decisione.
A pagare, appunto, è stato il direttore sportivo ma non sono da escludere altri provvedimenti sia a livello societario che per quanto riguarda lo staff tecnico. La fiducia su Liverani sembra, infatti, essere a tempo e decisiva sarà la sfida contro la Reggina in programma sabato pomeriggio alla Domus. Non certo il clima migliore quello che squadra e allenatore dovranno vivere in questi giorni nel preparare la gara. Ma la classifica in questo momento non ammette alcuna distrazione sotto tutti i punti di vista.
Tra cause e soluzioni . Capozucca, dunque, è stato individuato come uno dei colpevoli di questa situazione. Per il mercato? Difficile imputargli le scelte in uscita o in entrata visto che gran parte dei giocatori ceduti hanno lasciato l’Isola per restare in A o perché spinti dall’esigenza della società isolana di tutelare le casse. E anche in entrata il discorso non cambia considerato che la maggior parte dei nuovi arrivati sono stati scelti espressamente dal tecnico romano. Probabilmente si tratta di un feeling ormai rotto con il presidente Giulini e già reso instabile dalla retrocessione. Qualcosa si è incrinato fino ad arrivare all’epilogo di ieri quando, pur con la notizia del licenziamento, il direttore sportivo ha seguito la seduta di allenamento ad Assemini per poi congedarsi dalla squadra.
Ora c’è da capire se, in uno spogliatoio che sembra in tumulto, l’allontanamento del dirigente sarà un segnale sufficiente per riportare la calma. A provare a fare la sua parte sarà, in attesa di una decisione definitiva, Muzzi che punterà sul suo carisma e sulla sua carriera in campo, per fare breccia nella testa dei giocatori. La situazione è complicata e non è ancora chiaro se l’ex attaccante conserverà il ruolo fino al termine della stagione o se la società cercherà un sostituto di Capozucca. Resta il fatto che la situazione è ingarbugliata e l’allontanamento del ds potrebbe non essere l’unica mossa per cercare di far correre un Cagliari fino a questo momento assai deludente.