Corriere dello Sport: “Bonucci «Che goduria batterli qui a casa loro. Devono aspettare ancora, meglio se mangiano della pastasciutta… E’ la notte più bella della mia carriera»”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni piene di gioia di Leonardo Bonucci, difensore della Nazionale, autore della rete dell’1-1 e di uno dei rigori nella serie finale ed eletto miglior giocatore dell’ultimo atto del torneo.

«Questa è la notte più bella della mia carriera, almeno finora… Perché magari tra un anno e mezzo chissà (riferimento al Mondiale in Qatar, ndr)… Una serata così l’avevo sognata da tanto tempo, anche da prima di conoscere Giorgio, ma essere qui insieme a festeggiare è pazzesco. Abbiamo lottato tanto e ce la siamo meritata. E’ un trionfo incredibile che dedichiamo a tutti i tifosi che hanno vissuto (a causa del Covid, ndr) oltre un anno difficile e che ora festeggiano, ma anche alle nostre famiglie che si sono state sempre vicine. Ora con Chiellini andiamo in vacanza insieme e lo convinto io a continuare fino al Mondiale. Siamo stati grandissimi e ora siamo leggende».

«E’ stato un gol storico e questo per me è un sogno che si avvera. Grande merito a mister Mancini per il lavoro che ha svolto e a tutto gruppo che lo ha seguito fin dall’inizio. Noi ci abbiamo creduto fin da quando ci siamo ritrovati in Sardegna per il pre ritiro. Con il passare dei giorni abbiamo acquisito sicurezza e unione di gruppo. Ora abbiamo messo la ciliegina sulla torta con un successo che è storico. Stiamo godendo nel vedere quei 58.000 inglesi che sono andati via dallo stadio prima della premiazione. La Coppa che tanto volevano e che erano così convinti di tenersi, viene a Roma. Altro che rimanere qua… L’Italia ha dato agli inglesi ancora una lezione. Mi spiace per loro… Durante il riscaldamento avevo detto ai compagni che quello che succedeva intorno in quel momento e durante il match non contava niente, che dovevamo concentrarci solo sul campo e su quello che accadeva lì. Siamo stati 34 partite senza perdere ed ero convinto che se avessimo fatto quello che siamo capaci di fare, avremmo portavamo la coppa a casa. E’ stato così».