Corriere dello Sport: “Bologna, Destro si veste da leader. C’è bisogno di lui”

Destro si allena. Come gli altri. Più degli altri. Destro rimane in campo più a lungo dei compagni, come è successo ieri. Per recuperare il terreno perduto. Per tornare quello di prima. Perché Donadoni ha bisogno di lui. Perché senza di lui il Bologna si è inceppato. Ha frenato, si è fatto prendere dall’ansia. E ora aspetta la partita col Palermo per rialzarsi. Destro vuole esserci, col Palermo. La ripresa giocata ormai dieci giorni fa all’Olimpico di Roma gli è servita come presa di coscienza. Un paio di scatti a vuoto, nessun tiro in porta, l’impaccio di chi sente che le gambe non rispondono immediatamente al pensiero: Destro a Roma era la controfigura di se stesso. Pallido e assorto, ha vagato sul fronte offensivo rossoblù, senza colpo ferire. Da una settimana a questa parte, da quando cioè Casteldebole si è svuotata per l’assenza dei nazionali e Donadoni ha dovuto fare i conti con un’infermeria piena; Destro si è preso – magari a ritroso – la scena, forzando un carattere che lo vuole poco incline a certe cose. Destro non è un leader. Non ne ha il profilo, probabilmente nemmeno la voglia. E’ parte attiva del gruppo, ma non sarà mai un capopolo che arringa, consola, discute e trova una soluzione comune. Destro gioca per sè. Ma sarebbe sbagliato leggerlo come un limite, perché quando Destro fa il Destro, allora tutta la squadra ne trae beneficio. Si è visto sia quest’anno che l’anno scorso. Il gol decisivo nel finale alla prima giornata col Crotone, quello che ha rotto l’equilibrio contro la Sampdoria, il terzo, segnato a San Siro, di fronte Handanovic e l’Inter. Quando Destro entra nel tabellino, il Bologna porta a casa punti. Non c’è via di scampo. Nella passata stagione, dopo le prime dieci giornate di rodaggio, il nuovo Destro – quello migliore che ha dato un senso all’investimento di circa 10 milioni fatto nell’estate 2015 – coincise con l’arrivo di Donadoni. Dal 1° novembre, 3-0 all’Atalanta, al 14 febbraio, 1-0 a Udine; il centravanti andò a segno otto volte in tre mesi e mezzo. Questa è una nuova ripartenza. E al Bologna serve quel Destro là“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.