Corriere dello Sport: “A Ventura gli stage per poter costruire l’Italia 2018. Ecco le novità in vista di Spagna e Macedonia”

“Quello che non era riuscito a un Conte d’assalto, con il suo programma “massimalista”, è stato invece ottenuto politicamente dal duo Tavecchio-Ventura, con una tattica moderata e realismo ma con un obiettivo ambizioso. Ciò che conta è il fatto che Coverciano ospiterà in questa stagione non uno ma ben tre stage azzurri: 21-22 novembre, 6-7 febbraio, 1-2 maggio. Giorni utili per costruire cosa? Non una Sperimentale, termine riduttivo, non una Under 23, termine fuorviante, ma quella che potremmo chiamare la Nazionale 2018, finalmente in grado di andare oltre il bienno contiano, in alcuni uomini ma soprattutto nel suo schema di gioco principale (dal 3-5-2 al 4-2-4). Dopo le battaglie in materia avviate da Prandelli e perdute dal suo successore, la Lega di A ieri a Milano, ascoltata la relazione del presidente federale, ha dato il suo assenso di massima alla proposta elaborata dal nuovo ct. Non un voto vincolante ma un’intesa “filosofica”, con garanzie reciproche, in un clima di riconosciuta collaborazione. Vero che i club non avranno obblighi, trattandosi di date extra calendario Fifa/Uefa, che potranno negare i propri tesserati in caso di posticipi di campionato, di impegni concomitanti di Europa League (nel 1° o 3° caso) o di eventuali partite di coppa Italia. Ma stavolta nessuno ha eccepito sul senso del progetto, con finalità costruttive per tutti. Perché l’idea di Ventura, così come aveva spiegato di sede in sede nel suo lungo tour agostano, proseguito nelle scorse settimane, è chiara e diversa rispetto a quella di Conte, che avrebbe voluto lavorare con tutti i suoi titolari anche negli stage. Il fatto è che il nuovo calendario premondiale riduce ulteriormente il tempo utile per poter lavorare sul campo (basta guardare cosa accadrà la prossima settimana, con due giorni tra una partita e l’altra). E dunque per poter sfruttare le risorse adatte al modulo che ha in testa il ct servono spazi di manovra ulteriori. Prevalentemente il discorso riguarderà sì gli under 23: Berardi, Di Francesco, El Shaarawy, Verdi, ma anche Insigne, classe ‘91, insomma tutti i giocatori tagliati per il 4-2- 4 ma ora come ora penalizzati dal 3-5-2 “obbligato” in chiave qualificazione. La lista degli azzurrabili è lunga: da Masina a Baselli fino a Destro. Come era lunga quella di Prandelli, che nel marzo 2014 portò nel suo stage a Roma, 31 azzurri. Tra loro Perin del Genoa, Bernardeschi allora al Crotone, Bonaventura dell’Atalanta, Gabbiadini della Samp, Darmian del Toro e Zaza del Sassuolo. A parte l’ex juventino, oggi saranno tutti nella lista di Ventura. Che conta di ottenere lo stesso risultato. Insomma, l’Italia autunno-inverno 2016, che adesso vedremo contro Spagna e Macedonia la prossima settimana, assomiglierà ancora a quella dell’estate scorsa, ammirata a Francia 2016. Ma, a meno di nuovi intoppi operativi, la primavera 2017 vedrà sbocciare l’Italia 2018 di Ventura.

LA LISTA

PORTIERI: Buffon, Donnarumma, Perin. DIFENSORI: Darmian, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Ogbonna, Romagnoli, Astori, De Sciglio. CENTROCAMPISTI: Candreva, Parolo, Montolivo, Verratti, De Rossi, Bernardeschi, Florenzi, Bonaventura. ATTACCANTI: Pellè, Eder, Immobile, Belotti, Gabbiadini”. Questo quanto riportato nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.