Corriere del Veneto: “Venezia, il primo bivio verso la A. Vanoli: «È dura ma il gruppo c’è»”

L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” si sofferma sulla gara che il Venezia giocherà oggi contro il Palermo.

Innanzitutto la conta della vigilia: una sola assenza (Dembelé), due recuperi pieni e importanti (Zampano e Altare), una candidatura forte dopo uno spezzone di buona qualità (Jajalo). La vigilia di Palermo-Venezia corre su un binario definito e la voglia è quella di sfruttare le difficoltà ambientali di un avversario sempre sull’orlo del precipizio e con un allenatore, Eugenio Corini, eternamente sotto la lente. Perché nel capoluogo siciliano c’è chi addirittura ha preparato un conto alla rovescia da qui a fine stagione per liberarsi dell’allenatore che siede oggi in panchina. In queste crepe dovrà infilarsi il Venezia, reduce da uno squillante successo col Bari e che cerca equilibrio difensivo. Troppe le reti subite a fronte di un attacco che produce tantissimo e che sforna due centravanti da copertina. Pohjanpalo e Gytkjaer potrebbero giocare ancora insieme, la coppia funziona e le cinque vittorie in sette partite in cui i due sono stati schierati in coppia dall’inizio sono lì a dimostrarlo.

Giocheranno dal primo minuto entrambi i bomber (25 reti in due) anche oggi? Il precedente dell’andata, quando il Venezia perse in casa con il dinamico duo titolare, impone prudenza. «Vediamo — taglia corto Vanoli — noi siamo cresciuti tanto anche con i giovani e a metà campo. Abbiamo l’imbarazzo della scelta. Jajalo è rientrato, davanti abbiamo Gytkjaer, Pohjanpalo, Pierini e Olivieri: anche se lo utilizzo poco, penso che Marco da qui alla fine potrà darci tanto. Ho l’opportunità di poter scegliere. Loro sanno che quando si sta in una grande squadra tutti si giocano un posto e sono tutti importanti. Il segreto di questa squadra è che tutti ci hanno dato un apporto significativo. Sia quelli che giocano, sia quelli che entrano a partita in corso. Questo non deve mai scomparire, perché se poi pensiamo di essere una squadra forte non andiamo da nessuna parte. Il Parma, ho letto, non ha mai schierato una formazione uguale. La sfera magica non ce l’ho, però so che mi fido tanto di tutti i giocatori, perché ci stanno dando un apporto molto importante».

Il Palermo insegue, il Venezia corre. Si parte da questa consapevolezza, nel tratteggiare i ballottaggi della vigilia. Gytkjaer se la gioca con Pierini, Altare con Idzes, a centrocampo i giochi sembrano fatti o quasi, anche se Jajalo bussa a una maglia da titolare contro la sua ex squadra. «Ad ogni partita — ammette Vanoli — si pensa sempre che tutte le squadre abbiano giocatori forti. Sicuramente ci si mette la massima attenzione e si cerca di studiare l’avversario come fanno tutti, poi serve la lucidità all’interno della partita e questo fa la differenza. Brunori è uno degli attaccanti di categoria più forti, ma se penso alla rosa del Palermo credo che abbiano preso tutti giocatori dalla Serie A. Poi c’è Di Mariano che è diventato un giocatore forte per la categoria. Lo stesso Soleri è cresciuto, Insigne, Di Francesco… a centrocampo hanno l’imbarazzo della scelta con giocatori che scendono dalla A». Ci sarà anche l’ex Pietro Ceccaroni, che non si è lasciato benissimo al di là dei convenevoli di facciata e che cova propositi di rivincita. Tutto questo e molto altro sarà l’anticipo Palermo-Venezia, un big match. Stasera le prime risposte importanti sulla strada verso la A.