Coronavirus, Ricciardi: “La seconda ondata? Mai finita la prima. No al lockdown e ipotesi test rapidi a scuola”

Sul Covid-19 Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Oms e consulente del ministero della Salute, non ha dubbi.

Queste le sue parole a Buongiorno su Sky Tg 24: “E’ sempre la prima ondata. Non c’è una seconda ondata perché l’azzeramento dei casi non è avvenuto e quindi ora, come abbiamo previsto, riparte. Quando ci sono state condizioni favorevoli, ovvero i comportamenti estivi, uniti ai primi freddi, la curva ha ripreso. La possiamo chiamare seconda perché corrisponde alla nuova stagione, ma la pandemia è sempre la stessa che in altre parti del mondo colpisce in maniera fortissima. I posti in terapia intensiva sono raddoppiati e sono oltre 10.000. Il problema sono le terapie subintensive e il rafforzamento di pronto soccorso con percorsi separati. Su questo il Paese è a macchia di leopardo e quando ci sarà la pressione dell’influenza le persone arriveranno in un unico flusso. Aumentano i casi di Campania e Lazio ma, i numeri sono ancora controllabili, anche se queste regioni hanno visto aumentare i casi di oltre il 100%. Non siamo ancora alla dimensione del lockdown, ma servono misure stringenti. Il lockdown comunque va fatto a misura del focolaio epidemico, ma si tratta dell’ultima strada da applicare per spegnere i focolai. I test rapidi sono migliorati notevolmente e, in circostanze come negli aeroporti e nelle scuole, in cui bisogna fare analisi su una grande massa di persone, sono un’opzione molto seria perché sono migliorati. I test rapidi, ha precisato non danno sicurezza al cento per cento, ma consentono di identificare super diffusori e sono uno strumento importante. Abbiamo iniziato, per primi, ad applicarli negli aeroporti e stiamo pensando di utilizzarli sicuramente in altri ambienti come le scuole». Sul quando, però, è una decisione del ministro”.