Coronavirus: Italia come la Francia? Cos’è e quali misure prevede il “lockdown morbido”

Dopo Francia e Germania, anche in Italia potrebbe essere istituito un lockdown morbido dal 9 novembre: è quanto ipotizzato dal “Messaggero” dopo il record di contagi registratosi mercoledì 28 ottobre 2020.

Sia durante l’informativa alla Camera che nel corso l’incontro con le categorie produttive il Premier Conte aveva escluso l’istituzione immediata di chiusure generalizzate per contrastare l’epidemia.

La sua intenzione è infatti quella di vedere l’effetto delle nuove restrizioni appena introdotte, tra cui la chiusura di palestre, teatri e cinema nonché la serrata di bar e ristoranti alle 18.

La curva continua però a salire così come il numero di pazienti ricoverati con coronavirus, cosa che lascia ipotizzare un anticipo del giro di vite per poter salvare il periodo natalizio.

L’Istituto Superiore di Sanità ha fissato a 35-40 mila contagi la soglia per entrare nello scenario 4 delineando anche le limitazioni che andrebbero attuate in tal caso.

Si tratterebbe di un lockdown cosiddetto morbido, vale a dire meno duro di quello di marzo e aprile su modello di quello annunciato in Francia.

Questo ciò che dovrebbe prevedere:

aziende, fabbriche e uffici aperti
negozi chiusi tranne gli alimentari
spostamenti limitati a esigenze di lavoro, salute o necessità
stop ai movimenti fuori dai confini comunali e regionali con lockdown territoriali nelle città più colpite
L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i contatti tra familiari non conviventi e amici, che secondo le stime genererebbero il 75% dei contagi, e fermare gli affollamenti sui mezzi pubblici.

Una stretta che, se le misure varate si rivelassero non sufficienti, potrebbe entrare in vigore già dalla seconda settimana di novembre.